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Callejon: «Napoli-Juventus è una semplice sconfitta, non un dramma. Cinque squadre per il titolo»

L’intervista di José Maria Callejon al Corriere dello Sport: «Crisi? Siete esagerati, è una flessione momentanea. Nessun calcolo tra Champions e campionato».

Callejon: «Napoli-Juventus è una semplice sconfitta, non un dramma. Cinque squadre per il titolo»
José Callejon / Photo Matteo Ciambelli

L’intervista al Corriere dello Sport

Nello stesso giorno in cui Mertens si confessa al Corsera, José Callejon parla al Corriere dello Sport. Sono belle parole, quelle dell’esterno spagnolo con la maglia numero 7, che ha superato Luisito Suarez per gol segnati in Italia: «Non l’avrei mai detto e forse l’ho neanche mai pensato, né quando sono arrivato in Italia, né dopo. Suarez, anche per chi come me è un ragazzo, rientra le leggende calcistiche del nostro Paese: essere andato oltre, averlo battuto, mi ha stupito e mi ha reso felice».

Sulla condizione del Napoli e di Callejon: «Il gol? Ho smesso da un po’, come mia cattiva abitudine in questo periodo dell’anno. Ma riprendo in fretta, e non parlo di crisi. Siete esagerati, è una flessione momentanea e umana, con tante partite in rapidissima successione. Ci può stare che accada e non bisogna farne un dramma. Anzi: bisognerebbe pensare che, nonostante tutto, restiamo un punto dietro l’attuale capolista. Poi è vero che siamo meno travolgenti che in settembre o in ottobre. Ma penso che ciò sia la norma: toccherà anche agli altri».

Le scorie della sconfitta contro la Juventus: «Ci hanno semplicemente battuto: 1-0 per loro, senza che lo meritassimo. È una sconfitta che fa male, per come è maturata ma anche perché ci ha tolto la possibilità di staccarli in maniera ragguardevole. Però non ne abbiamo fatto un dramma, né vivremo con quel tarlo dentro».

«Nessun calcolo»

Tra Champions e campionato: «Io a quelle partite non rinuncerei mai. E come me tutti noi del Napoli, che sappiamo quanto valga una manifestazione del genere. La fatica, in certe notti, non le senti. E chi gioca al calcio a certi livelli vuole la Champions, insieme col campionato. Non si fanno distinzioni, né calcoli: sbaglia chi pensa il contrario. Perlomeno in un grosso club come il nostro, in cui le ambizioni sono elevate. Però bisogna accettare il risultato del campo, gli altri sono stati più bravi».

Callejon sulla corsa scudetto: «Gli scontri diretti hanno sottolineato uno straordinario equilibrio, siamo in cinque squadre tutte lì. La Juventus viene da sei scudetti consecutivi e basterebbero quelli per indicarla come favorita. Una responsabilità che appartiene più a loro che agli altri. La Roma ha cambiato tecnico, ma ha recepito subito il calcio di Di Francesco. L’Inter è stata cambiata da Spalletti. Ma i più belli siamo noi, e lo dico senza presunzione. Chi ci vede giocare, si diverte; però garantisco che accade la stessa cosa a noi che siamo in campo: avvertiamo un senso di allegria, che dà energia».

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