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Sconcerti: «Non è l’ora di discutere le formazioni. Il problema dell’Italia è la paura»

Sul Corriere della Sera l’editorialista richiama tutti al principio di realtà: «Sorprende l’assenza di Insigne, ma ora bisogna fare quadrato»

Sul Corriere della Sera

Mario Sconcerti va al sodo. Non è più il momento di discutere e litigare per le formazioni. Oggi il problema della Nazionale di Ventura è soprattutto la paura. Lo scrive sul Corriere della Sera.

Non siamo peggiori della Svezia, siamo solo molto spaventati. Non portare l’Italia ai Mondiali significa entrare nella storia alla rovescia, vuol dire per ogni giocatore buttare via qualunque cosa buona fatta. Ricorderebbero questa Italia anche fra cento anni. Questo giustifica le risse volute dagli svedesi. Questo fa capire perché le abbiamo prese in silenzio. Siamo terrorizzati.

Sconcerti rafforza il concetto: “Inutile parlare di formazioni anche se in pratica debuttano Jorginho e Gabbiadini e restano i tre difensori centrali. Il tratto più evidente è l’ingresso di Florenzi accoppiato a Parolo, due giocatori verticali chiamati a legare il campo, costringere alla corsa i due centrocampisti svedesi che sono arrivati sempre prima di noi. Sorprende l’assenza di Insigne, ma nel momento del bisogno Ventura è tornato a tutte le idee di quando cominciò. In questa squadra non ci sono ali pure, fantasisti di fascia. Nemmeno il più bravo può trovare posto. È un errore, ma non è il momento di discuterlo”

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