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La strana domenica di Roberto Inglese, tra Chievo e Napoli

Roberto Inglese sta costruendo il suo destino, ancora incerto solo per le ipotesi. Domani sarà una verifica importante, contro una grande squadra e in un periodo delicato.

La strana domenica di Roberto Inglese, tra Chievo e Napoli

Tra presente e futuro

Ci sarà, domani, Roberto Inglese. È già successo tante altre volte, nella storia del calcio: giocatore in prestito affronta la squadra che detiene il suo cartellino. Niente di nuovo, o di strano. A parte che Inglese non è un giovane, anzi è il nome più attrattivo e importante del Chievo. A parte che si tratta di un calciatore che non ha un destino, nemmeno ipotetico. Chi è in prestito in un club minore punta a tornare alla casa madre, a migliorare o recuperare il suo status.

Inglese, invece è un’incognita assoluta. È stato acquistato dal Napoli perché rimanesse al Chievo, poi all’improvviso la fatalità del nuovo infortunio a Milik potrebbe cambiare (aver già cambiato) le carte in tavola. Solo che nel frattempo sta scorrendo l’avvio di stagione, che è pure abbastanza importante: 4 gol in 10 partite, 10 occasioni create e pure la media di un evento difensivo per match. Probabilmente, la definizione migliore dell’attaccante del Chievo è quella del suo attuale allenatore. Che, stamattina, parlava così dalle colonne di Repubblica: «Deve essere più egoista, pensare al gol piuttosto che alla squadra».

Ecco, Roberto Inglese è un generoso. Come Ciccio Graziani o Marco Delvecchio di una volta, gente che con e su questo aggettivo ci ha campato una vita. In un ritratto firmato sulle nostre pagine da Saverio Nappo, le parole dello stesso Inglese descrivono il suo portfolio tecnico: «Sono una prima punta classica, forza fisica e voglia di sacrificio: in A devi venire incontro al pallone e partecipare alla fase difensiva. Studio gli altri per rubare a tutti un segreto, non ho un modello unico».

Domani

La sua storia conoscerà domani un capitolo fondamentale. Chievo-Napoli in un momento delicato per entrambe le squadre, che poi per il Chievo si riduce a un periodo senza vittorie. Situazione strana, quella dei gialloblu “in seconda” di Verona: la classifica ispira tranquillità assoluta da qui a maggio, non ci sono problemi reali. C’è solo da giocare bene, il modo e il luogo e il sistema migliore per crescere. E Inglese sta crescendo bene, per potersi affermare definitivamente in Serie A. Nel mezzo, partite come quelle contro il Napoli. Avversarie di alto livello, da stupire per stupirsi, e per mettere la ciliegina sulla torta dei punti. Già ora, il vantaggio sulla zona retrocessione dice +9.

Il Napoli viene da “capolista disperata” causa infortuni, è una squadra che ha tanto da perdere. L’esatto contrario dei ragazzi di Maran. E che deve valutare proprio Inglese, cosa fare con lui, come comportarsi. Ecco perché la situazione è abbastanza strana, non ambigua ma particolare. Domani, intanto, conosceremo da vicino il ragazzo di Lucera, scuola Pescara, svezzato tra Lumezzane e Carpi prima di Verona. E prima di Napoli, o forse no. La prima parte del suo possibile futuro azzurro si scrive domani, a partire dalle 15. Maran ha annunciato che nulla cambierà, nonostante questa storia strana. Difficile aspettarsi diversamente, quindi accomodiamoci e valutiamo il ragazzo e l’impatto su una partita così importante. Qualora venisse davvero a gennaio, gliene toccherebbero altre, di questo tipo.

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