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Montella: «Abbiamo le nostre possibilità, dobbiamo limitare il possesso del Napoli»

Vincenzo Montella presenta in conferenza stampa il match contro il Napoli: «Stiamo trovando la nostra identità, Bonucci sta crescendo molto».

Montella: «Abbiamo le nostre possibilità, dobbiamo limitare il possesso del Napoli»

In conferenza stampa

Vincenzo Montella presenta in conferenza stampa il match contro il Napoli: «Stiamo trovando la nostra identità, siamo reduci da due successi in trasferta contro avversari ostici. Peccato aver dovuto affrontare la Juventus e poi ora una squadra così organizzata come il Napoli».

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«Abbiamo lavorato di più a livello psicologico. Ci sono dei calciatori delusi dalla mancata convocazione, altri invece sono felici. Suso è molto motivato dopo aver giocato con la Spagna. Tutto il gruppo si sente pronto ad affrontare una squadra importante come il Napoli. Quando alleni una grande squadra molto probabilmente alleni calciatori che vanno in Nazionale e giochi ogni tre giorni. Mi sarebbe piaciuto avere più tempo per preparare le partite, ma non è così, ma siamo professionisti di alto livello e non ci devono essere scuse».

Montella sulla squadra di Sarri: «Domani giocheremo contro una squadra in grado di fare 97 punti nelle ultime 38 partite. Le assenze? Ghoulam è un ottimo calciatore, ma Mario Rui è forte e conosce bene il gioco di Sarri. Bisogna limitare il loro fraseggio corto e rapido per riuscirci è necessario essere aggressivi sempre, rimanere alti e provare a tenere palla il più possibile. Mertens sta facendo cose straordinarie, è bravo anche a muoversi senza palla, ma quello che mi stupisce, come per Insigne e Callejon è la propensione al sacrificio».

La condizione dei giocatori del Milan e le difficoltà dei rossoneri negli scontri diretti: «Ci sono numeri chiarissimi, ma se abbiamo scelto di riprogrammare è perché vogliamo riportare il Milan ad alti livelli. Serve tempo, ma siamo qui per questo, la società ha investito anche in questo senso. Bonucci sta crescendo molto fisicamente e a livello di interpretazione, dispiace non avere Conti, forse Calhanoglu e Calabria non stanno benissimo, ma noi abbiamo le nostre possibiilità. Biglia non è al meglio perché è stato fermo, ma adesso sta bene. Poi siete bravi voi a capire come stanno i calciatori in campo».

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«Non voglio dare giudizi affrettati. Qualcosa va certamente fatto, servirebbe probabilmente qualche nome che possa far capire cosa significa portare una maglia gloriosa come quella azzurra. Posso dire, per la mia breve esperienza, che nei settori giovanili si pensa troppo al risultato. Bisogna formare di più i ragazzi come uomini e cittadini e non solo come calciatori. Bisogna valutare tutto con calma, senza farsi prendere dalle emozioni».

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