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Il momento d’oro di Duvan Zapata rinato alla Sampdoria con Giampaolo

Con un attaccante e un trequartista, sta dando il meglio di sé: ha deciso il derby. Elogiato a Sky

Il momento d’oro di Duvan Zapata rinato alla Sampdoria con Giampaolo

Uomo derby

Ramirez e Quagliarella, certo. Ma entrambi i gol di Genoa-Sampdoria 0-2 nascono dal lavoro di Duvan Zapata. Sì, dal lavoro. Parlare di giocata importante, di invenzione, di improvvisazione tecnica è completamente sbagliato. Le due reti realizzate nel derby di Genova sono proprio il frutto di un set di compiti e movimenti che Giampaolo ha cucito addosso all’attaccante colombiano. Non è la Sampdoria intorno a Zapata, ma è Zapata inserito in un contesto. E che, in questo contesto, riesce ad esaltarsi.

Pensateci: a Udine, così come a Napoli, Zapata ha sempre giocato in maniera diversa. Punta unica, l’idea fissa della copertura della palla, fisica prima che tecnica. E poi le spizzate, il gioco di sponda, il corpo a corpo con i difensori. Ecco, a Genova ci sono le stesse cose declinate in maniera diversa. Perché ora c’è un attaccante vero, accanto a lui; e in più c’è anche un fantasista fscente funzioni da trequartista puro, Zapata non è il riferimento ma un possibile appoggio su cui investire nella costruzione della manovra. In tanti modi, che poi discendono dalle caratteristiche del calciatore. Come abbiamo visto ieri sera: rilancio lungo di Viviano per una torre di testa, oppure palla laterale per favorire la percussione potente eppure veloce.

Il Napoli

Facile, ora come ora, immaginare qualche rimpianto da parte dei tifosi del Napoli. Sì, Mertens è l’unico centravanti a disposizione – in attesa del ritorno di Milik. Sì, magari ecco un’alternativa fisica e meno poetica ai tre piccoletti del tridente. Però, ricordiamolo ancora: il Napoli aveva (ha) problemi di lista e soprattutto pratica un calcio (ancora) lontano da quello in cui Zapata sta dando il meglio di sé. Se i principi di Sarri e Giampaolo possono essere considerati similari, è l’applicazione ad essere diversa. La Sampdoria, con due attaccanti puri, è una squadra che accompagna il gioco offensivo dopo averlo costruito su direttrici verticali, e in questo Zapata è perfetto perché è difficile strappargli il pallone. Il Napoli, invece, dialoga nello stretto, già con Milik al posto di Duvan si percepiva un cambiamento, perché magari lo scambio sul breve non era fluido come quando c’è Mertens.

Quindi, come dire: bravo Zapata che sta finalmente esprimendo un potenziale illimitato in un sistema di gioco che premia (anzi esaspera) tutte le sue qualità. E bravo anche il Napoli che, quattro anni dopo l’arrivo dall’Estudiantes e considerato che in questo Napoli sarebbe stato estraneo al progetto tecnico, ha costruito una grossissima plusvalenza.

Sky

Ieri sera, dopo la partita, grandi complimenti al centravanti colombiano da parte del salottino di Sky Sport. In studio, Massimo Ambrosini e Daniele Adani, che magnificano le sue doti. Parole sparse, che riportiamo: «Da anni non si vedeva un attaccante con questa completezza, capace di combinare qualità fisiche e tecniche così importanti, definite». Al di là dei giudizi sull’ex partenopeo, tanti complimenti anche all’emittente satellitare. Un postpartita di didattica calcistica, di grande interesse, si è parlato di calcio inteso come gioco e come dinamiche di campo. Una trasmissione godibile, e ben fatta. Che ci ha aiutato a capire il grande momento che Zapata sta vivendo a Genova. Cifre importanti: 4 gol, 9 occasioni create e il 60% dei duelli individuali vinti. Difficile chiedere di più, o di meglio.

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