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Il remake di Reina. Vincere 1-0, anche soffrendo, è essenziale per il Napoli

Come l’anno scorso. Stessa partita, stessa porta, stessa parata. A Manchester voglio vedere solo una cosa: il Napoli non timido

Il remake di Reina. Vincere 1-0, anche soffrendo, è essenziale per il Napoli
La parata di Reina, disegnata da Fubi

Roma – Napoli 0 – 1

La partita di ieri sera non può non far scattare, in automatico, il paragone con quella dell’anno scorso.

Nella passata stagione il Napoli dominò per 70minuti all’Olimpico, si portò in vantaggio 0-2 e poi nel finale rischiò di buttare tutto al vento con 20minuti di sofferenza enorme. Un goal subito e un miracolo di Reina.

Quest’anno il Napoli domina per una sessantina di minuti, si porta in vantaggio 0-1, va vicino allo 0-2 e gli viene negato un rigore abbastanza chiaro. La Roma va all’arrembaggio ma alla fine il Napoli gli ha concesso pochissimo quest’anno, oltre la grandissima parata di Reina non ricordo altri pericoli veri.
Questa è la differenza con la partita dell’anno scorso, l’aver sofferto senza andare in difficoltà evidente. Gestire la sofferenza.

Vincere 1-0, anche soffrendo, è essenziale

Così come l’anno scorso, come momento partita ho deciso di inquadrare la grande parata di Reina. Due parate che hanno fruttato 4 punti in 2 partite. Due parate “uguali”.
La Roma ha un bel gruppo di saltatori, Fazio stacca bene sul calcio d’angolo, impatta e indirizza benissimo. Reina effettua una grandissima parata. Grandissima.

Il Napoli non può vincere tutte le partite 3-0. Vincere 1-0, anche soffrendo, è essenziale.

Menzione d’onore: Albiol e Koulibaly hanno fatto una partita stratosferica. Dico una sola cosa: Dzeko ha toccato 5 palloni nei 30m del Napoli. CINQUE.

Ora il City a Manchester. Voglio vedere solo una cosa: un Napoli che non sia timido. Giocare come sappiamo e poi si vedrà. Come va va, l’importante è giocarsela. Il risultato conta poco.

La parata di Reina a Roma lo scorso campionato

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