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New York e Napoli a Palazzo Zevallos

La mostra organizzata da Gallerie d’Italia con opere di Andy Warhol, Keith Haring, Francesco Clemente, Basquiat e Schnabel

New York e Napoli a Palazzo Zevallos
Un'opera di Julian Schnabel

“Le mille luci di New York”

Ancora una grande mostra, che evoca la “grande mela”, a Palazzo Zevallos a Napoli, una delle Gallerie d’Italia, che fa seguito all’esposizione de “I Musici” di Caravaggio, concesso in prestito dal Metropolitan di New York.

L’asse Napoli – New York si conferma. Il 41° parallelo traccia una linea che collega virtualmente due città che, anche se molto distanti e diverse, sono accomunate da grande fascino, bellezza, personalità e, anche, dallo stesso parallelo.

A Palazzo Zevallos ci possiamo confrontare con la cultura d’oltreoceano. La nuova mostra, inaugurata il 15 settembre, curata da Luca Beatrice ha come protagonista il mondo della Pop Art, degli anni Ottanta e dei suoi principali protagonisti con due chiavi di lettura: New York e la pittura.

“Le mille luci di New York” prende spunto dal titolo del romanzo Bright Lights, Bright City, pubblicato nel 1984 da McInerney, sul tema del movimento artistico degli anni Ottanta.

Basquiat e Schnabel

La mostra consente, con i suoi protagonisti, di ri-conoscere la pittura di New York di quegli anni; ha infatti una selezione di sedici opere dei cinque grandi artisti, provenienti da privati, dal Museo Madre di Napoli e dalla collezione di Intesa San Paolo e si propone come una rilettura accurata dell’arte degli Anni Ottanta.

Il legame con Napoli è presente e ben chiaro nell’esposizione, grazie a Andy Warhol e Keith Haring (il loro soggiorno a Napoli fu indimenticabile), i galleristi Gianni Amelio, Lia Rumma, Morra e Trisorio, il pittore napoletano Francesco Clemente, che divennero un ponte tra Napoli e New York. I galleristi Amelio, Rumma, Morra e Trisorio riuscirono a portare in città le opere e spesso anche gli straordinari artisti (come Warhol e Haring).

Altri incredibili artisti, che emergono nella mostra, sono Jean Michel Basquiat e Julian Schnabel, che rappresentano la storia dell’arte rispettivamente degli anni Ottanta e Novanta.

Una sezione della esposizione è, in particolare, dedicata ad Andy Warhol ed alle sue opere “italiane”, quando fu ospite a Napoli da Amelio, lavorando al celebre “Vesuvius” o a “Fate presto”, esposto alla Reggia di Caserta nella collezione “Terrae Motus”.

Il filo conduttore che lega Napoli e New York prosegue così, sul 41° parallelo, attraverso Palazzo Zevallos, tra le curiosità, la bellezza e le mostre.

La mostra sarà in Via Toledo 185 fino al 5 novembre, tutte le info utili qui.

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