ilNapolista

Peppe Navarra, il Mammasantissima di Poggioreale che recuperò il tesoro di San Gennaro

L’operazione di recupero del tesoro che il Vaticano non voleva più restituire all’arcivescovo di Napoli

Peppe Navarra, il Mammasantissima di Poggioreale che recuperò il tesoro di San Gennaro
Ernest Borgnine in “Il re di Poggioreale” nei panni di Peppe Navarra

In Vaticano

C’è stato un periodo in cui Napoli ha rischiato di perdere il tesoro di San Gennaro e tutta la città cadde in depressione. Era il 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale quando l’allora Arcivescovo di Napoli pensò bene di nascondere il tesoro del Santo in Vaticano, per evitare che bombardamenti e ladri, in quegli anni di caos, potessero depredarlo. A guerra finita, il Vaticano si rifiutò di restituire i doni al Duomo di Napoli. Le motivazioni furono varie, tra cui quella che lo stato di degrado sociale in cui versava la città, nell’immediato dopoguerra, potesse comportare pericolo di furti.

’O rre ‘e Puceriale

Ebbene,in questo scenario dalle connotazioni apocalittiche per i napoletani, appare la figura di Peppe Navarra, detto anche ‘o rre ‘e Puceriale. Figura ambigua, pare si trattasse di un guappo (dal cuore d’oro) che grazie al contrabbando e al mercato nero aveva sfamato mezza Napoli durante il conflitto. Peppe si presentò dall’arcivescovo e chiese personalmente di andare a recuperare il tesoro al Vaticano. Il prelato lo investi, dunque, della carica di templare napulegno, e si avviò.

Riuscì, non si sa bene come, a caricare sui suoi mezzi fino all’ultima pepita d’oro. Passarono mesi, pare una decina, è ‘o re non tornava a Napoli. La città cominciò ad attaccare l’arcivescovo, reo a loro avviso, di aver messo in condizione un uomo non raccomandabile di mettere le mani, su una ricchezza inestimabile. Mentre ci si interrogava, Peppe Navarra rientrava in città consegnando ogni singolo pezzo d’oro ed in cambio chiese solo la benedizione del Santo. A chi gli chiese il motivo del suo ritardo, spiegò che aveva cambiato percorsi per non essere seguito e non incappare in bande di ladri. L’oro di San Gennaro è ancora al Duomo grazie al Mammasantissima di Poggioreale.

ilnapolista © riproduzione riservata