ilNapolista

La telefonata di D’Angelo (Juventus) a Dominello: «Agnelli ha cazziato Grancini, tutto cambierà»

Le telefonate tra Dominello e il security manager della Juventus D’Angelo da cui si evince che i rapporti risalgono al 2011

La telefonata di D’Angelo (Juventus) a Dominello: «Agnelli ha cazziato Grancini, tutto cambierà»
Uno dei due striscioni esposti dagli juventini nel derby del 23 febbraio 2014. Per la Procura Figc, la Juve autorizzò gli striscioni

Mentre si sono appena concluse la requisitoria della Procura e le controdeduzioni della difesa, (il procuratore Pecoraro ha terminato la sua durissima requisitoria, queste le richieste di accusa), pubblichiamo altri passaggi dell’inchiesta penale “Alto Piemonte” che sono stati girati alla giustizia sportiva.

I rapporti con Dominello dal 2011-2012

Nel 2013 Saverio Dominello (il padre di Rocco) fonda gruppo ultras “I Gobbi” ma già nella stagione 2012-2013 i Dominello erano coinvolti nell’affare biglietti. Rocco Dominello fa mettere a verbale: «Conobbi D’Angelo ad Asti a una cena in cui c’era Andrea Agnelli e anche Claudio Albanese. Divenni suo amico nel 2011 circa, quando fu aperto il nuovo stadio. Frequentai la sede della Juve a partire se non sbaglio dal 2012». Dunque dal 2011-2012. In una telefonata del 2013 Dominello dice a D’Angelo (security manager della Juventus, uomo di fiducia di Agnelli): «L’anno scorso hai parlato con me». Dunque campionato 2011-2012.

La cazziata di Agnelli a Loris Grancini

L’obiettivo di Dominello è quello di ridurre la distribuzione dei biglietti ai diversi gruppi nella stagione 2013 -2014 fino ad annullarli per aumentare il volume dei suoi affari. In occasione del derby del 23 febbraio del 2014, i gruppi ultras minacciano uno sciopero del tifo. D’Angelo chiama Rocco Dominello e gli promette di chiudere la vendita dei biglietti agli altri gruppi ultras: «Sappi che dopo JuveTrabzornspor e Juve-Toro, la società si riunisce e prenderà una decisione drastica, garantisco che sarà drastica. Il 18 marzo del 2014 D’Angelo racconta al telefono a Rocco Dominello dell’incontro avuto da Andrea Agnelli con alcuni esponenti ultras. E che ha cazziato Loris Grancini dei Drughi. La prossima riunione – aggiunge – sarà di tregua per le ultime dieci giornate di campionato e il 16 giugno si incontreranno di nuovo per discutere delle nuove attività per il prossimo anno».

La rete di Dominello

Il 7 giugno del 2013 D’Angelo e Dominello parlano. Viene fuori che la dazione per ciascun gruppo era di circa 300 biglietti a partita oltre agli abbonamenti che venivano assegnati a inizio campionato. La dazione è di non meno 150-200 biglietti a partita e la riduzione porterebbe il tetto a 75-100.

In una telefonata l’ultrà Fabio Germani parla di 3-4mila biglietti che la Juve dà ai club: due ai club piccoli e dieci a quelli più grandi per un totale di 1500 biglietti mentre altri mille o anche 500 sono mancanti, cioè non dati ai club. Fabio Germani calcola che per ogni biglietto ci può essere un guadagno di 50 euro o anche di 20 e si potrebbe guadagnare 40.000 euro per le 4 partite al mese che gioca la Juventus.

Quando fa riferimento ai 1500 biglietti non dati ai club, si riferisce molto probabilmente a un unico grande bagarino che fa capo all’avvocato a Sidermo e alloggia al Principe di Piemonte. Dunque da Germani si desume che 1500 biglietti vanno ai club, cioè 300 a gruppo. Dominello in realtà si era creato una rete a livello nazionale per vendere biglietti abbonamenti e anche biglietti falsi.

ilnapolista © riproduzione riservata