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Renato Sanches e Krychowiak tra Swansea e West Brom: la retorica del “progetto vincente”

Sanches e Krychowiak scelgono la Premier per rilanciarsi: prestito in club che non giocano in Europa. La cosa che conta di più sono sempre e solo i soldi.

Renato Sanches e Krychowiak tra Swansea e West Brom: la retorica del “progetto vincente”

Riserve di lusso

Renato Sanches e Krychowiak, esuberi d’oro di Bayern Monaco e Psg, hanno cambiato squadra. Li hanno segnalati in Italia, o meglio: i giornali italiani avevano pensato a loro come possibili rinforzi per i club di Serie A. Quelli importanti, il Milan, la Juventus, si è parlato anche dell’Inter. Non del Napoli, perché se il Napoli ha un reparto coperto e di qualità è proprio il centrocampo. Certo, magari i due signori in questione sono più forti di Allan o Rog, ma c’è un problema. Il progetto vincente. Che non appartiene al Napoli, penserete voi. No, non è questo. Il progetto vincente non esiste. È solo una retorica inutile e demagogica che nasce dalla mente dei commentatori ma in realtà si traduce in “stipendio alto”.

Sì, altrimenti Renato Sanches e Krychowiak non sarebbero andati dove sono andati. Ovvero, allo Swansea e al West Bromwich Albion. Due club inglesi di medio-bassa levatura, con lo 0,8% e il 4,2% di possibilità di aspirare anche solo a una qualificazione in Europa League. Ovviamente, le percentuali che abbiamo snocciolato non esistono, anche se sono abbastanza coerenti con la realtà. A meno di clamorosi casi-Leicester et simila, lo Swansea (15esimo nell’ultima Premier League) e il Wba (decimo a maggio scorso) non potranno mai competere con le cinque grandi (Chelsea, Manchester United, Manchester City, Liverpool, Arsenal), e sono dietro anche a squadre ben più forti come Everton, Southampton, West Ham. Realtà marginali, che però offrono stipendi altissimi, commisurati alle enormi entrate dei diritti televisivi.

Rilanciarsi

Con questi due trasferimenti, i due calciatori cercheranno di rilanciarsi dopo una stagione tutt’altro che positiva. Sanches al Bayern e Krychowiak al Psg hanno fallito il primo appuntamento con la grande squadra. Per il portoghese c’è tutto il tempo di rimediare, del resto parliamo di un ragazzo del 1997; per Krychowiak la situazione è diversa, parliamo di un 27enne che dopo il sodalizio con Emery al Siviglia non è riuscito a imporsi nel Psg del tecnico basco. Entrambi vanno in Premier con la formula del prestito secco per una stagione.

Non sappiamo se i due club proprietari del cartellino pagheranno parte (o tutto) il loro ingaggio, ma di certo non è un caso che finiscano proprio in Premier League. Non ci sorprende più, magari a sorprenderci è la controdomanda sui club italiani che non si sono interessati a loro. Si tratta di un quesito che non ha ragione d’esistere, perché la risposta è troppo semplice: questione di soldi. Non di attrattività, di Champions, Europa League, possibilità di vincere. No, comandano i soldi. Vincono i soldi, vince chi può dartene di più. Qualcuno sussurra che Sanches abbia seguito Paul Clement, ex vice di Ancelotti e ora tecnico in prima in Galles, potrebbe essere una bella storia. Ma se Clement fosse stato l’allenatore del Las Palmas, questo tipo d’amore nel calciomercato avrebbe funzionato? Dubitiamo.

Quindi, quando la prossima volta vi parleranno ancora e di nuovo delle “perplessità di un giocatore per un progetto che non sembra vincente”, non fidatevi. Non fatelo. Perché a parità di condizioni economiche, tra Milan e Swansea, un calciatore sceglierà sicuramente il Milan. Ma se lo Swansea offre di più, l’idea del blasone e della storia e pure delle partecipazioni alle coppe europee finiscono facilmente nel dimenticatoio. Vince il conto in banca. Anche se non ci piace proprio doverlo ammettere.

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