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Ounas, l’estetica funzionale su misura per questo Napoli

L’impatto sulla partita, il gioco e il significato di Adam Ounas per questo Napoli: scene dal match con l’Espanyol, suggestioni e speranze per il futuro.

Ounas, l’estetica funzionale su misura per questo Napoli

Biglietto da visita

La bellezza del calcio mediatico è che non ha confini, geografici o di conoscenza. Così succede che neanche 24 ore dopo una partita, puoi già andare su Youtube e cercare di vederla, analizzarla, scomporla in temi di discussione. Se Napoli-Espanyol è stata una partita che il Napolista ha definito «tranquilla», c’è stato qualcuno che ha attentato a questa tranquillità. Solo che l’ha fatto nel modo migliore possibile. Questo qualcuno ha un nome e un cognome, Adam Ounas.

Ecco, la combinazione di questi due concetti è il video che vediamo sotto, visibile su Youtube con tanto di logo in arabo che farà riferimento a uno youtuber algerino. In gergo, questi sono i “personal highlights”, permettono di rivedere la partita di un singolo giocatore. Ogni suo tocco di palla, ogni sua invenzione, ogni singolo momento di gioco individuale e collettivo. È il biglietto da visita dell’ex esterno del Bordeaux, perché quella di ieri è stata la partita dell’esordio al San Paolo, non lo conoscevamo dal vivo. Ora l’abbiamo visto dal vivo, abbiamo avuto il bisogno di rivederlo anche ex post, in digitale. Abbiamo potuto farlo grazie a Youtube, grazie al calcio mediatico. È stata una bella esperienza.

Non solo fantasia

Sì, perché se dal vivo Ounas ci aveva dato l’impressione di aver impattato alla grande sulla partita, il montaggio delle sue giocate restituisce la stessa sensazione con forza ancora maggiore. Ci sono i replay, c’è una sequenza rapida, veloce, non inframmezzata dal gioco che scorre. C’è lui, Adam Ounas, ed è una bella cosa da vedere per chi ama il calcio: l’esterno franco-algerino ha caratteristiche definite, subito visibili, è un giocatore estroso, fantasioso, con un bagaglio tecnico importante. Il suo rapporto con la palla è estremamente promettente, conduzione di palla e sensibilità nel controllo sono davvero di altissimo livello.

Non ci riferiamo solo alla splendida giocata che ha portato al palo – copertura dello spazio col corpo, finta che sbilancia l’avversario, scatto sul breve e conclusione precisa dopo tre tocchi per sistemarsi il pallone -, ma a tutta una serie di intuizioni che sembrano laterali ma non lo sono. Il primo pallone in profondità per Rog, il tocco a liberare Milik in posizione di pivot, un’apertura sulla sovrapposizione di Hysaj. C’è tutto, nel video sopra.

Ecco, queste sono giocate importanti. Sono “appoggiate” dai compagni, dal gioco della squadra, e proprio per questo vanno considerate come se non meglio dell’invenzione personale. Perché se il Napoli funziona in maniera quantomeno discreta, il merito è condiviso tra i calciatori, in grado di essere parte di un sistema, e lo stesso sistema, che li fa rendere al meglio. Ounas ha dato la sensazione, ieri sera, di poter avere parte a questo discorso tattico e tecnico. Di poterci stare, nel Napoli, ed è una cosa che va al di là – molto al di là – del doppio passo che ha acceso istantaneamente il San Paolo, del tiro sul palo. Ecco, quelle sono cose che (giustamente) piacciono ai tifosi e fanno felici gli youtuber. Anche quelli algerini. Ma c’è altro, tanto altro in questo ragazzo.

Mercato

Ounas è un’altra applicazione del modello Napoli che sembra riuscita. È quello che abbiamo chiesto a questa squadra sul mercato, dopo il (grande) lavoro fatto per trattenere i migliori. Serviva un uomo in grado di “sostituire” un esterno offensivo (dopo aver “perso” Mertens)? Ecco un ragazzino di grandi potenzialità, che studia da grande, che è estetico e funzionale per oggi e per domani. In campo e come asset economico, in caso di esplosione. È quello che chiediamo a gran voce al Napoli per il ruolo di terzino destro, quello scoperto in questo organico oltre al discorso – lungo e complesso – riguardante il portiere.

Siamo solo all’inizio, non vogliamo farci trascinare. Infatti, sopra c’è un “sembra” che fa tanta differenza, non spegne ma contiene gli entusiasmi. Anche perché il destino di Ounas è quello di essere una controfigura per Callejon (una condizione del calcio e dello spirito che nella realtà non esiste) e per Insigne – anche se la sua natura moderna di esterno a piede invertito fa in modo che si trovi molto meglio a destra. Insomma, Ounas sarà un rincalzo, almeno inizialmente. Dovrà crescere come sono cresciuti, in ordine di grandezza, i vari Zielinski, Diawara, Rog. Può riuscire in questa piccola impresa, ce l’ha dimostrato ieri sera con la sua estetica funzionale. Ha iniziato a farlo, nel modo migliore. Vedremo come continuerà, anzi non vediamo l’ora. Tanto c’è Youtube.

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