ilNapolista

Siamo proprio sicuri che il gol di Fernando Torres sia “tutta colpa di Reina”?

Rivedere la rete di Torres vuol dire rivisitare un’azione sporca fin dall’inizio, conclusa da un tocco casuale: Reina aveva già caricato sull’altro lato.

Siamo proprio sicuri che il gol di Fernando Torres sia “tutta colpa di Reina”?

Rivedere le immagini

Non abbiamo scelto l’immagine in apertura a caso. Basta dare un occhio a questo fotogramma per rendersi conto che la decisione di fare fronte comune e schierarsi contro Reina per la rete subita da Torres potrebbe essere quantomeno ingenerosa. Torres colpisce in maniera strana, il pallone passa tra Hysaj e Chiriches, posizionati laddove serve e si deve essere per forza quando un tocco (involontario) premia una sovrapposizione interna. Il difensore, in questo caso, scappa all’indietro. Non perché giochi a zona, o perché sia stupido: è la psiche umana, è l’impostazione di un cervello allenato al calcio. Insomma, questo gol si sviluppa intorno a tutto un nesso di casualità che si incastrano tra loro. I frame messi in sequenza, anche pochi, ci mostrano come quest’azione sia stata un’improvvisata. Improvvisata come sostantivo, con l’articolo, non come aggettivo.

Il gol di Torres

La frase chiave per capire il non-errore di Reina, o quantomeno la sua responsabilità limitata, è “Torres colpisce in maniera strana”. Anzi, più che strana, “sporca”. Il pallone, toccato praticamente di tacco, prende una direzione praticamente perpendicolare a quella del servizio al centro di Griezmann.

Esattamente come Chiriches che scappa indietro, l’atteggiamento di Reina è quello di un portiere, anzi di un calciatore sui generis. Che, su cross da destra, non può fare altro che coprire, iniziare a coprire, la porzione più ampia della propria porta, quella più vulnerabile. Ecco, Reina quindi segue l’unica cosa che può seguire in quel momento: l’istinto. E carica sulla sua gamba destra, si appoggia da quel lato, predispone il suo corpo per provare a parare un tiro a incrociare.

Invece, il tocco di Torres ha una direzione imprevista, improvvisa, inattesa. Perché è sporco, appunto. Il contromovimento di Reina non è particolarmente fluido, ma spostare 92 ks su 1,88 quando è in pieno spostamento e carico sulle gambe rientra nella categoria dei prodigi tecnici. Sul giudizio negativo in merito a questo intervento, c’è anche la “complicità involontaria” di Riccardo Trevisani, telecronista Sky. Che, in un secondo, ha scaricato la colpa del gol sull’estremo difensore spagnolo, ed essendo l’unica “fonte di verità” in quel momento ha canalizzato e canalizzato i pareri sul fatto. Non che abbia torto assoluto, Reina non è velocissimo a cambiare direzione. Ma una parata, in questo caso, avrebbe avuto la fattezza di un miracolo.

Il resto di Reina

La prestazione di Reina è quindi contraddittoria. Da una parte ci sono questi dubbi, dall’altra un primo tempo di ragione e sentimento: il solito contributo nella gestione della difesa e dei palloni bassi, lo splendido intervento su Griezmann. Fatto nello stesso modo, anticipando il movimento in modo da coprire uno spazio maggiore con una porzione di corpo superiore. Non c’è stato controtempo, in quell’occasione. E Reina è stato bravissimo. Insomma, il Napolista scrive da mesi che il Napoli ha bisogno di un portiere che possa aiutare Sarri nella gestione a lungo termine di Pepe, che non è mai priva di errori. Quanto successo ieri non rientra, almeno non pienamente, nella categoria di “partite sbagliate”. Almeno secondo noi. Ce lo dice anche la storia. Un gol simile, indimenticabile, col pallone colpito bene. Guardate da quale lato va Francesco Toldo. E anche come difendono Iuliano e soprattutto Maldini, considerato tra i migliori di tutti i tempi.

ilnapolista © riproduzione riservata