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Da Neymar a Bielsa, la Ligue 1 è diventato un torneo competitivo e interessante

I campionati europei 1 / Le due regine Psg e Monaco partono davanti, ma i progetti di Marsiglia, Lione, Nizza e Lille (con Bielsa) cambiano la percezione del campionato francese.

Da Neymar a Bielsa, la Ligue 1 è diventato un torneo competitivo e interessante

Si ricomincia da Monaco

Stadio Louis II, venerdì 4 agosto ore 20.45. Si riparte dal Principato di Monaco, si riparte dai campioni dai campioni in carica della Ligue 1 che ospitano il Tolosa. Le cinque leghe top ricominciano il loro percorso, dopo l’anteprima del calcio estivo e della Supercoppa di Francia – firmata sempre dai monegaschi, sconfitti dal Psg. Abbiamo già scritto una guida al calcio europeo d’agosto, gli appuntamenti che comporranno il primissimo percorso del grande calcio europeo.

Da oggi, cominciamo con ragionamento. Un’analisi sommaria, veloce, dei campionati che vanno ad iniziare. Partendo proprio dalla Ligue 1, cantiere apertissimo prima dell’arrivo di Neymar. Una virtuale certezza, ormai. Che riscrive le gerarchie, stabilisce nuovi pronostici.

Psg avanti

Con il fuoriclasse brasiliano in squadra, Emery ha (ancor di più) una fuoriserie praticamente inattaccabile in Francia. Anche perché lo stesso Monaco, campione a sorpresa qualche mese fa, ha smantellato – come da politica, come da tradizione – la squadra che ha raggiunto il titolo e ci ha messo vicino un’incredibile semifinale di Champions. In realtà, anche Jardim ha a che fare con un organico ancora non chiaro: Mbappé oggi è del Monaco, ma sarà così alla fine del mercato?

La distanza col Psg, già abbastanza dilatata, si allargherà con Neymar. Che comporrà, con Draxler e Cavani, un tridente quasi all’altezza di quello delle grandi potenze. Accanto a questa operazione colossale, la squadra di Emery ha già provveduto ad acquisti laterali, forse meno brillanti ma funzionali al gioco: Dani Alves, e ci siamo; e il terzino sinistro Yuri Berchiche della Real Sociedad, accostato al Napoli durante la sessione di pre-mercato.

La corsa Champions

Dietro le due regine, il profilo meno trascendentale di quattro squadre che si giocheranno l’altro posto Champions: il Lione, il Marsiglia, il Nizza e il Lille. La squadra di Genesio ha perso Lacazette e Gonalons, ma ha uno dei vivai più floridi dell’Esagono e ha arricchito la rosa con Traoré e Mariano Diaz, da Chelsea e Real Madrid; Rudi Garcia, dalla Provenza, riparte da Thauvin, Luiz Gustavo e Germain, in arrivo proprio dal Monaco; Il Nizza di Favre ha confermato Balotelli e gran parte dell’organico (per il momento), ma ha la condizione di pura outsider attaccata addosso, e la concorrenza per il terzo posto sarà – come abbiamo visto – molto più agguerrita che in passato.

Infine, ecco la sfida tattico-calcistica più affascinante: il Lille di Bielsa è un progetto che nasce già ammantato dall’aura di leggenda del santone argentino che dopo aver accarezzato la Lazio – dodici mesi fa – ha deciso di ricominciare laddove aveva terminato: dalla Francia. La campagna acquisti è un inno al talento giovane: Thiago Maia, Luiz Araujo, Pepe, Thiago Mendes, Malcuit, Ié, Xeka e Sliti, otto acquisti per una spesa da 65 milioni e un’età media di poco inferiore ai 23 anni. Ovviamente, questi nomi e queste cifre significheranno poco fino all’avvio delle sperimentazioni tattiche del tecnico argentino. Che, dalla città al confine con il Belgio, premette e promette la solita, splendida e poco intellegibile avventura calcistica. Chi ama il gioco, guarderà la Ligue 1 innanzitutto per Bielsa. Per tutto il resto, Neymar compreso, il tempo si troverà.

Il ritorno di Ranieri

L’altra narrazione suggestiva riguarda Claudio Ranieri. Il tecnico campione d’Inghilterra 2016, un anno e pochi mesi dopo l’impresa assoluta in Premier con il Leicester, riparte da Nantes. I canarini, grande storica un po’ decaduta della Ligue 1, non hanno le risorse per un mercato pirotecnico, ma la Francia è uno dei luoghi calcistici migliori della carriera di Ranieri. Fu proprio il tecnico romano, cinque anni fa, a dare l’input al miracolo-Monaco. Un ritorno molto atteso, nonostante i gialloverdi del Nord-Ovest partano decisamente indietro rispetto al club delle favorite. La situazione perfetta per l’ex allenatore di Napoli, Roma, Juventus e soprattutto Leicester. A Nantes, ripensandoci, forse si stanno già fregando le mani.

La Ligue 1 riapre i battenti presentandosi come un torneo fagocitato da una grande potenza (e mezza), ma con una rosa di squadre medio-borghesi di buonissimo livello. La crescita approntata dal Psg negli ultimi anni ha riscritto la forza assoluta del torneo, ora meno improvvisato dal punto di vista tattico e con un livello di qualità tecnica decisamente superiore rispetto al passato. Il Monaco per primo, poi Lione e a ruota tutte le altre. Progetti interessanti, idee diverse, vedremo i risultati. Sarà divertente.

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