ilNapolista

Il Museo di Capodimonte apre per la moglie di Renzi. Scusi Bellenger, anche al Louvre si fa così?

Chiuso tutti i mercoledì, ha aperto i battenti alla signora Agnese (moglie di un segretario di un partito politico) e ai suoi figli. I manager della Cultura stanno salendo le gerarchie del potere

Il Museo di Capodimonte apre per la moglie di Renzi. Scusi Bellenger, anche al Louvre si fa così?
Il direttore del Museo di Capodimonte e Agnese Renzi. Il Museo ha aperto per lei e i suoi figli. (La foto è tratta dal sito del Mattino)

Il Museo è chiuso tutti i mercoledì

–    Toc…toc…

–    Chi è?

–    Vorremmo visitare il Museo.

–     Ma oggi è chiuso.

–     Sì, ma sono una professoressa di Lettere accompagnata da un commissario straordinario.

–     Commissario di che?

–     Di Bagnoli.

–      Ma qui siamo a Capodimonte.

–      Ma ci sono anche i bambini…

–      Ah vabbè. Allora apro.

Cronaca di un dialogo immaginario avvenuto mercoledì scorso davanti al portone d’ingresso del Museo di Capodimonte a Napoli tra la prof Agnese Landini, accompagnata dal dottor Salvatore Nastasi e da tre bambini, ed il custode dello splendido sito immerso nel verde del Real Bosco.

Museo che, come molti non sanno, è aperto tutti i giorni tranne il mercoledì. Per la verità basta un clic ed il web specifica che i giorni di chiusura sono tutti i mercoledì, il 1° gennaio ed il 25 dicembre.

La Collezione Farnese

Eppure le cronache, quelle vere pubblicate su Il Mattino e non immaginate, descrivono con minuzia di particolari che “il gruppo è stato accolto al Museo, nel giorno di chiusura al pubblico, dal direttore Sylvain Bellenger che li ha guidati in una visita di circa due ore dedicata in particolare alla collezione Farnese

Collezione Farnese che rappresenta il nucleo principale Museo di Capodimonte, con capolavori di Tiziano, Parmigianino, El Greco. Nella pinacoteca si possono ammirare  anche opere di Simone Martini, Caravaggio e di tanti maestri della Scuola di Posillipo e del tardo Ottocento napoletano. Raggiungendo i piani alti, la vista è rapita dal panorama cittadino e dalle opere di Andy Warhol, Mimmo Jodice, Alberto Burri, solo per citare alcuni grandi esponenti dell’arte contemporanea. Insomma, uno di quei posti che se non ci fossero bisognerebbe inventarli. Anzi, aprirli per forza, tutti i santi giorni per tutti coloro che vogliono godere di questo patrimonio del nostro Stato.

Un trattamento riservato a personaggi istituzionali

Il punto è proprio questo: aprire “per forza” per consentire una visita privata in un luogo pubblico nel giorno di chiusura al pubblico e quindi pagare gli straordinari al personale e ai custodi che aprono le porte. Di solito questo “trattamento” viene riservato a personaggi pubblici, istituzionali, siano essi presidenti o premier, e alle loro famiglie. Per l’accesso riservato in questi luoghi non pare sia stata ancora inserita la dicitura ex. Ma allora perché una privata cittadina ha potuto godere di un privilegio o di un trattamento di solito riservato a figure istituzionali a first lady o a personaggi pubblici? Oggi la professoressa Agnese Landini, coniugata Renzi, è la moglie del segretario di un partito politico, che sarà pure di maggioranza relativa, ma che non dà ingressi a prescindere dalle soglie di sbarramento.

I manager della cultura

Che dire? Ormai i manager della Cultura, nella piramide del potere, stanno prendendo quote e posti che una volta erano riservati a coloro che operavano nella Sanità o nei Trasporti. Ma questa, forse, è un’altra storia.

Per il momento ci limitiamo a due cose: una tiratina d’orecchie al custode che ha aperto il portone, forse gratificato da adeguata mancia, e una domanda al manager francese che gestisce il Museo di Capodimonte: ma al Louvre si fa così?

ilnapolista © riproduzione riservata