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Biglia vuole il Milan, che punta anche Aubameyng (o Kalinic): come si costruisce un mercato così

Dopo l’annuncio di Conti, il Milan ha messo a segno sette acquisti; Biglia non va in ritiro, si pensa a un extrabudget per l’attaccante gabonese del Borussia.

Biglia vuole il Milan, che punta anche Aubameyng (o Kalinic): come si costruisce un mercato così

Sette più uno

Il Milan, anzi solo il Milan. I rossoneri sono già al settimo acquisto stagionale, hanno annunciato Conti (il calciatore più “atteso” e “lungamente inseguito” di questa campagna acquisti) e promettono di non fermarsi. Di non fermarsi ancora, anzi di rilanciare se possibile. Il prossimo obiettivo è Lucas Biglia, regista della Lazio. Un segno inequivocabile della trattativa in corso è la decisione (condivisa dall’argentino e dalla Lazio) di rimandare di 48 ore le visite mediche prima dell’inizio del ritiro dei biancocelesti. La speranza di Biglia è che il suo club trovi l’accordo per la cessione ai rossoneri. Anche perché l’agente del calciatore, Enzo Montepaone, è atteso in Italia per definire meglio la situazione.

Dopo, ci sarà da pensare alle cessioni. Mediaset scrive che i calciatori destinati a salutare sono Bertolacci, Niang, De Sciglio, Lapadula e Bacca. Poi, si ricomincerà a parlare di acquisti. Ancora, viene da dire. I rumors convergono tutti su un altro attaccante, Kalinic o addirittura Aubameyang. Sì, proprio il centravanti del Borussia (sbolognato proprio dai rossoneri ai tempi delle giovanili) appetito dai grandi club europei e dal Tianjin di Cannavaro.

Il portafoglio

Per spiegare, dal punto di vista puramente economico, l’eventuale trattativa per il gabonese si parla di un extra-budget assicurato dalla proprietà agli uomini mercato di Fassone. L’impatto degli acquisti per il calciomercato e la liquidità per continuare a spendere arriverebbe invece da un complicato incastro tra formule di trasferimento e dilazioni di pagamento assicurate dal mercato. In un lungo approfondimento di Calcio&Finanza, John Stock spiega proprio questa serie di situazioni. Le cifre investite finora secondo le tabelle di trasferimento riguardano la somma finale da destinare ai club avversari. La rateizzazione permette al Milan di sfruttare in maniera più organica i 115 milioni di capitali freschi che la nuova proprietà ha destinato al mercato dopo il closing.

Un altro parametro da tenere in considerazione riguarda, come detto, le formule dei trasferimenti. Anche John Stock spiega che per Kessié, ad esempio, si è chiusa un’operazione di prestito biennale con obbligo di riscatto. Un acquisto alla Maksimovic o alla Rog, insomma, che quindi ha intaccato solo in parte il budget stanziato inizialmente per il calciomercato.

Le risorse per coprire questo buco dovrebbero arrivare dal circolo vizioso investimenti-vittorie-qualificazione in Champions-nuovi investimenti, ma anche da un piano marketing per la Cina. L’aumento di fatturato stimato nel piano finanziario dovrebbe essere di circa 75 milioni, quindi da 200 fino a una cifra di 275; la Champions diventa conditio sine qua non, da qui a due anni. Fassone l’ha spiegato nell’intervista al Corsera, due giorni fa. È stato chiarissimo. Ma intanto continua a spendere e sembra non volersi fermare. Aubameyang ci pare un’ipotesi difficile, più probabile che arrivi Kalinic. Ma il Milan, almeno sul mercato, è decisamente tornato. Vedremo se questo entusiasmo (che è anche dei tifosi) avrà riscontri in campo.

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