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Capodimonte, Bellenger al Napolista: «Anche al Louvre si fa così, la moglie di Renzi first lady fino a pochi mesi fa»

Il direttore del Museo replica a Jim Catanzaro: «Nei giorni di riposo, è prassi ospitare personalità della politica e della cultura. Nessuna mancia, ho dato io l’ordine di aprire»

Capodimonte, Bellenger al Napolista: «Anche al Louvre si fa così, la moglie di Renzi first lady fino a pochi mesi fa»
Il direttore del Museo di Capodimonte e Agnese Renzi. Il Museo ha aperto per lei e i suoi figli. (La foto è tratta dal sito del Mattino)

È prassi, dal Louvre al Metropolitan

Gentile Direttore de Il Napolista,

desidero replicare all’articolo del 20 luglio 2017 apparso sulla sua testata dal titolo “Il Museo di Capodimonte apre per la moglie di Renzi. Scusi Bellenger, anche al Louvre si fa così?” in relazione alla visita della moglie dell’ex premier Matteo Renzi, Agnese Landini, mercoledì 19 luglio 2017. Rispondo subito alla domanda del redattore Jim Catanzaro: in tutti i principali musei del mondo, dal Louvre al Metropolitan Museum, è prassi ospitare personalità del mondo della politica o della cultura nei giorni di chiusura al pubblico; aggiungo, anzi, che il martedì (giorno di chiusura del Louvre) è quasi tutto dedicato a quest’attività istituzionale.

I musei non vanno mai in vacanza

Inoltre, mi preme sottolineare che i musei – anche se chiusi al pubblico nel giorno di riposo settimanale – non vanno mai in vacanza: vi lavorano manutentori, conservatori, restauratori, e spesso troupes televisive e fotoreporter che hanno necessità di effettuare riprese a sala vuota.

Inoltre, ricordo che Agnese Landini non è solo la moglie dell’attuale segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, ma fino a pochi mesi fa è stata la moglie dell’ex premier del Governo italiano, figura di spicco della politica europea. Segnalo anche che il commissario straordinario per Bagnoli, Salvatore Nastasi, è anche Vice Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Ho dato io l’ordine di aprire le sale

Ritengo, infine, profondamente calunniosa la frase secondo la quale si lascia intendere che un custode di Capodimonte abbia “aperto il portone, forse gratificato da adeguata mancia”. Preciso che tutto il personale del museo, che mi onoro di dirigere, è profondamente rispettoso delle regole e svolge il proprio dovere con la massima professionalità per la fruizione, accoglienza e vigilanza del sito. Ho dato io l’ordine di aprire le sale e ho accompagnato personalmente lady Renzi e Nastasi, mercoledì scorso alla scoperta dei capolavori del Museo e del Real Bosco di Capodimonte, quale indispensabile azione di cortesia istituzionale. 

Il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte

 

È chiaro che la tiratina d’ orecchie al custode che apre il portone dietro mancia rappresenta un paradosso, così come il dialogo iniziale. Niente di calunnioso, solo un po’ di ironia e ci dispiace se Lei ed il personale del Museo vi siete sentite offesi. Ci scusiamo umilmente. Seria è invece la domanda: ma al Louvre si fa così? Il professore dice che anche a Parigi si aprono i battenti per ospitare visite di personalità o personaggi istituzionali. Il punto è che né Renzi né la sua signora sono figure istituzionali. La nostra Costituzione riconosce i partiti ma non li definisce organi costituzionali. Insomma, quella di considerare i leader di partito come delle figure istituzionali era una prassi in voga nell’Urss di Breznev o nella Cina di Deng Xiao Ping e non in Paesi che ispirano le proprie democrazie ai sacri principi di quella Rivoluzione che il suo meraviglioso Popolo ha donato al mondo oltre due secoli fa. (Jim Catanzaro)

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