La nostra idea sulla formazione di domani, sui ballottaggi e sulle possibili scelte in vista del match contro il Torino di Mihajlovic.

Torino-Napoli
Una delle occasioni più facili per scrivere la probabile formazione. Tutti a disposizione di Sarri, una settimana per preparare la partita e un Napoli che deve cercare di ripetere il più possibile la prestazione offerta col Cagliari. E la necessità dei tre punti. Come al solito, il tecnico toscano ha dato qualche indicazione tra le righe della sua conferenza stampa. Si parla di centrocampo, che ormai è l’unico reparto che non ha gerarchie fatte, stabilite. Il ritorno di Ghoulam ha cancellato anche il ballottaggio con Strinic – una dinamica che ha il sapore del mercato; Mertens è il centravanti di questo Napoli, domani si giocherà il posto con Milik e Pavoletti. Il resto è fatto.
Jorginho-Diawara
«Con la temperatura che ci sarà domani, mantenere alta la qualità del palleggio sarebbe importante». Parole e musica di Maurizio Sarri, poche ore fa in conferenza stampa. Per questa frase facciamo salire le quotazioni di Jorginho fino al 60%. All’andata, del resto, l’italobrasiliano fu uno dei migliori in campo. Anzi, il Torino rappresentò probabilmente il turning point nella stagione dell’ex Verona. Da quella partita, con dentro un paio di giocate di alto livello, partì la rincorsa per insidiare il “nuovo titolare” Diawara. Al di là delle suggestioni, la scelta di Jorginho sarebbe indicata per dirigere il traffico del possesso palla contro una squadra intensa e brava nelle ripartenze con i suoi talenti offensivi. Paradossalmente, una scelta in chiave difensiva pure se idealmente riferita alla gestione del pallone.
Allan-Zielinski
L’altro lato del discorso di Sarri. «Aumentare l’impatto dell’interdizione a centrocampo», ha detto così il tecnico. Per questo il 55% ad Allan, che incarna in qualche modo questo scenario. E che, ipoteticamente, potrebbe aiutare il centromediano a lavorare su Ljajic tra le linee. Il 5% in più che abbiamo assegnato alla candidatura dell’ex Udinese parte da questo ragionamento, ma comunque non ci sentiamo di escludere completamente Zielinski. A Milano, contro l’Inter, la sua presenza contro un doble pivote fu fondamentale; il Torino si presenterà con la stessa disposizione. Al massimo, ci siamo sbagliati e quindi Diawara a fare da “impatto fisico” e Zielinski a garantire qualità. È bene tenersi aperte tutte le porte.