Ragioniamo come se Ghoulam e Maggio lasciassero il Napoli. A sinistra, il nome è Berchiche. A destra piace molto De Sciglio ma non è facile
Priorità
Abbiamo già scritto, in maniera diffusa, di quello che servirebbe al mercato per il subreparto degli esterni difensivi. L’abbiamo fatto a gennaio, l’abbiamo fatto qualche settimana fa. Più o meno gli stessi concetti, ripetuti con in mezzo uno scarto temporale. Lo riscriviamo ora: il Napoli ha bisogno di crescere lì, in difesa e soprattutto nel reparto esterni. Perché Hysaj, da solo, non basta. E soprattutto, ha dimostrato di non essere sicuro di se stesso. Nel senso: qual è il vero Hysaj? Quello perfetto dell’anno scorso o quello svagato visto da settembre fino a metà febbraio? Oppure quello di oggi, di nuovo in condizione? Cioè, c’è una bella distanza tra il calciatore che ha strappato un gran rinnovo e una clausola da 50 milioni di euro e quello di oggi. Elseid resta un uomo importante per il Napoli, in senso puramente tattico e pure come patrimonio. Ma va aiutato a crescere, e noi sosteniamo che una concorrenza interna reale sia assolutamente necessaria. Per lui, quindi per il Napoli.
Gli esterni, con il probabile addio di Ghoulam, diventano quindi una priorità. Gli esterni, intendiamo due. Almeno due. Uno a destra, che possa ricoprire questo ruolo di vice-Hysaj o di co-titolare dell’albanese. Uno a sinistra, che sostituisca Ghoulam nel suo slot. Poi c’è l’incognita Strinic, che tanto incognita non è. Nel senso: ha dimostrato, il croato, di essere un elemento affidabile. Quando viene schierato con continuità, il rendimento resta positivo anche all’alzarsi della qualità dell’avversario. È un ottimo giocatore, sarebbe perfetto per “introdurre” il nuovo Ghoulam. L’unica perplessità potrebbe essere quella dell’ennesima stagione da comprimario, ma al momento non ci sono indiscrezioni su un suo addio.
Profili e sogni
A questo punto, siamo arrivati alla conclusione che occorrono due uomini di fascia, uno da una parte e uno dall’altra. Sono una necessità vera e propria, data anche la progressiva sparizione di Maggio dalle rotazioni dopo un inizio incoraggiante. Il Napoli che ha deciso di imboccare – saggiamente – la strada dei giovani futuribili, può comunque scegliere tra diverse alternative. Il craque giovane o il calciatore scommessa che però abbia delle referenze importanti. Per craque intendiamo un calciatore come Grimaldo del benfica, nome che circola negli ultimi tempi ma che è più una fantasia che una pista concreta. Si tratta, infatti, di un calciatore seguito dai più grandi club europei, esattamente come Ricardo Rodrigurz del Wolfsburg.
Il nome di Yuri Berchiche, dato in anteprima al Napolista da Gipo Mainardo Keynes, rientra invece nella seconda categoria, decisamente più realistica: reduce da una risalita lenta ma costante fino alla continuità di rendimento in Liga, il basco della Real Sociedad è un calciatore cui oggi guardano anche i grandi club iberici. Rappresenterebbe un sostituto di Ghoulam in senso assoluto, per ruolo e capacità di riprodurre un gioco e un rendimento simili. Una scelta nel segno della continuità.
Altri nomi
Ci sarebbero Conti e De Sciglio, ma per il momento le trattative non esistono ancora. De Sciglio piace molto, non che Conti piaccia poco. De Sciglio è un giovane “vecchio”. A 24 anni e mezzo, ha già 31 presenze in Nazionale. È lui il numero uno sul taccuino. Ma di concreto non c’è nulla. Il terzino del Milan non sembra aver manifestato tutto questo gradimento per l’ipotesi azzurra. In ogni caso, il casting per il terzino destro resta aperto, e spiega ancora una volta la filosofia del Napoli, improntata alla politica “doppi ruoli” adottata per il centrocampo. Ovvero: due calciatori di pari livello, tendente verso l’alto, ad offrire la possibilità di alternarsi. Come Allan-Zielinski-Rog, Jorginho-Diawara e così via. Due co-titolari: Hysaj con il nuovo Maggio e Berchiche-Strinic. Tutti gli slot coperti, un investimento su Berchiche e l’attesa per capire il nome su cui puntare per l’altra fascia.
