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Andrea Conti, il terzino del futuro: perché sarebbe perfetto per il Napoli

Ambidestro, bravo nelle due fasi, capace di interpretare il ruolo di esterno basso in chiave offensiva. Conti è un profilo che con il progetto Napoli ha davvero tanto in comune.

Rivelazione, da due anni

Andrea Conti ha fatto l’iter perfetto, la trafila più lineare. Il vivaio dell’Atalanta, due anni di prestito, l’esplosione a Bergamo. Quello che il club nerazzurro, i suoi tifosi, i suoi dirigenti, si aspettano da un qualsiasi calciatore abbia la fortuna di incrociare il suo percorso giovanile con il centro tecnico di Zingonia. È una storia che va avanti da decenni. L’Atalanta rastrella i migliori giovani, li alleva nel suo centro specializzato per le giovanili e poi li testa in giro per l’Italia. Andrea Conti, come tanti suoi predecessori. Conti è nato a Lecco, ed ha fatto stage biennale prima a Perugia e poi a Lanciano. Un gradino per volta. Lega Pro, Serie B, l’assaggio da titolare nello scorso campionato. Fu già rivelazione, era già rivelazione. Poi, Gasperini. Che non ha problemi a mettere i ventenni dall’inizio, anzi sembra godere particolarmente di questa possibilità. Conti gioca sempre, e gioca bene. 28 presenze totali, solo quattro partite saltate. Bergamo saluta la nuova stellina, il processo-Atalanta ha creato un altro mostro. Un’altra rivelazione, verificata.

Terzino, ora anche ambidestro

Dopo tutta questa roba, che è una produzione in serie, ci sono le caratteristiche del calciatore. Conti nasce come difensore laterale, solo che negli ultimi anni il calcio è cambiato. Ora esistono gli esterni, bassi o alti. Conti è un esterno basso con forte propensione alla spinta. È un destro naturale, solo che l’altra evoluzione del football, quella della linea sottile quasi invisibile tra i ruoli, l’ha portato a disimpegnarsi anche sulla fascia sinistra. Com’è avvenuto a Roma, qualche giorno fa. Il sabato di Pasqua ha mostrato come Gasperini abbia saputo lavorare anche sulla versatilità del ragazzo, schierato come uomo di fascia sinistra. Ha giocato bene, benissimo. Il sito di statistiche Squawka gli ha assegnato una performance score di 45. Per Napoli-Atalanta 0-2, altra gran prestazione, la quota fu di 33. Per capire il grande contributo di Conti. Sotto, la heatmap.

Conti

Sa fare tutto

La caratteristica principale di Conti è la sua capacità di interpretare in maniera perfetta il ruolo di terzino. Ovviamente, inteso in chiave moderna. Fase offensiva, fase difensiva. I numeri sono lì a dimostrare questa anima duplice: 129 eventi difensivi, circa 5 di media a partita, e 15 occasioni create (passaggi chiave). Più 10 gol nati da una sua azione, passaggio decisivo (inteso come assist vincente) o conclusione personale. Sì, Conti ha realizzato cinque reti. I terzini del Napoli neanche una. È sicuramente una questione di moduli e di posizionamenti in campo, come si può verificare anche dalla posizione media che si legge nella mappa di sopra. Ma è anche una dimostrazione della facilità assoluta e nell’efficacia con cui Conti caratterizza la sua doppia fase, offensiva e difensiva.

Video skills

La visione del montaggio appena sopra ci restituisce il profilo di un calciatore completo, dal grande impatto fisico in fase di marcatura dell’avversario e di corsa. Ma anche dall’ottima capacità di inserimento in area avversaria, quindi di buona qualità nella lettura del gioco. Conti, più che un terzino in senso stretto, anche nel significato tattico riferito al calcio contemporaneo, è un esterno a tutto campo. Per banalizzare la situazione, più un Maggio che un Hysaj. Che, però, ha una disciplina difensiva più importante rispetto all’esterno che oggi riempie lo slot di riserva dell’albanese.

Per il Napoli, eventualmente

Sarebbe perfetto. Intanto, permetterebbe di avere un’alternativa per due se non per tre ruoli. Esterno basso a destra e a sinistra e pure esterno alto a destra – pur se in un’interpretazione diversa del ruolo -, come riserva di Callejon. Queste sono state le indicazioni del suo procuratore, oggi, in radio. Quando ha sottolineato, per l’ennesima volta, un interesse neanche velato di Giuntoli per Conti. Che ha 23 anni, l’età di Hysaj, e quindi rappresenta il profilo perfetto per il Napoli. Un costo elevato dal punto di vista del cartellino, più contenuto per l’ingaggio. Quello che serve dal punto di vista tattico unito a quello che serve come immagine di rappresentanza del progetto. Difficile trovare un’aderenza migliore.

L’operazione è fattibile. Perché se ne parla tanto, perché è effettivamente presente nelle menti strategiche del Napoli. Anche e soprattutto ora, che la batteria dei terzini avrà sicuramente bisogno di essere integrata (addio di Ghoulam quasi certo, probabile abdicazione di Maggio). Insomma, Conti è un’occasione. L’unica perplessità riguarda l’adattabilità immediata agli schemi di Sarri dopo un anno di interpretazione diversa del ruolo, ma l’elasticità tattica dimostrata con gli ultimi due tecnici orobici (Reja prima di Gasperini) potrebbe in qualche modo garantire un apprendimento veloce del modulo. Quello che servirebbe per chiudere il cerchio di un acquisto perfetto.

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