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Per il giudice sportivo, Muriel doveva lasciarsi aggredire da Danilo senza nemmeno insultarlo

Il colombiano della Sampdoria non giocherà contro il Napoli. Buona notizia. Ma è stato cornuto e mazziato: espulso ingiustamente, squalificato con una motivazione assurda

È richiesto il comportamento zen

Il calcio italiano è sempre più una farsa. Domenica la Sampdoria giocherà contro il Napoli senza Muriel e questo ovviamente ci fa piacere. Ma non ci esime dallo scandalizzarci per il trattamento subito sin da domenica dall’attaccante colombiano espulso ingiustamente dopo aver esultato provocatoriamente per reagire ai fischi che i tifosi di udine gli hanno riservato per tutta la partita. I fatti li conoscete. Muriel realizza il rigore, esulta e poi viene aggredito dal difensore dell’Udinese Danilo. Risultato? Espulsi sia Danilo sia Muriel.

Oggi il giudice sportivo ha squalificato entrambi i calciatori. Danilo per due giornate, con la seguente motivazione: “per avere, al 20esim0 del secondo tempo, spinto con veemenza un calciatore avversario, afferrandogli con entrambe le mani il collo, a seguito dell’eccessiva esultanza di quest’ultimo, senza conseguenze fisiche”.

A Muriel una giornata “per avere, al 20° del secondo tempo, rivolto ad un calciatore avversario, nell’atto di liberarsi dal medesimo, un epiteto insultante”. Quindi, per il giudice sportivo, Muriel avrebbe dovuto subire l’aggressione senza nemmeno  rivolgere un insulto a Danilo. In campo, evidentemente, è richiesto il comportamento zen. Crediamo più probabile che il giudice sportivo abbia voluto mettere una pezza all’assurda decisione dell’arbitro Pinzani.

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