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Mourinho: «Nel calcio ci sono molti poeti, ma non vincono molti titoli»

Il Telegraph fa una lettura approfondita di un’intervista di Mourinho sulla stagione, sul gioco,, sull’idea della vittoria: «Ha voluto colpire tanti obiettivi».

Mourinho: «Nel calcio ci sono molti poeti, ma non vincono molti titoli»

Il pezzo-intervista del Telegraph

Qualche giorno fa abbiamo scritto di Guardiola, della sua conferenza stampa di fine stagione. C’era un elogio al Napoli, ma era soprattutto il manifesto del guardiolismo inteso come filosofia. Il miglioramento nel gioco come idea da seguire e perseguire, come concetto centrale per migliorare i risultati. Ebbene, oggi dobbiamo ribaltare completamente la prospettiva. Anzi, l’ha fatto Mourinho ieri sera. Dopo la vittoria in Europa League, il tecnico portoghese ha rilasciato un’intervista a Bt Sports, che il Telegraph ha pensato bene di analizzare negli anfratti più profondi, nei significati più nascosti. È una lettura bella e interessante.

Intanto, questa è la frase manifesto: «Ci sono un sacco di poeti nel calcio, ma i poeti non vincono molti titoli». Già questo è l’assoluto contraltare a Guardiola, all’idea del miglioramento del gioco in senso estetico come punto di partenza necessario e assoluto. Intorno a questa frase centrale, altre dichiarazioni laterali: «Siamo stati una squadra intelligente, sapevamo perfettamente come vincere questa partita. Conoscevamo le nostre debolezze, i punti di forza dell’Ajax, abbiamo esplorato e preparato la partita». In questo modo, secondo il Telegraph, Mourinho ha voluto «colpire più obiettivi. Coloro che hanno criticato lo stile di gioco del suo Manchester United, lo stesso Bosz – allenatore dell’Ajax – che aveva definito “noioso” e “senza rischi” l’approccio dei Red Devils».

Tutti i tituli

Un altro punto interessante dell’intervista è quello che il Telegraph definisce «un attacco velato a Manchester CIty, Tottenham e Liverpool, che avranno anche finito la stagione davanti allo United ma non hanno portato a casa alcun trofeo». La risposta di Mourinho dietro cui si celerebbe questa volontà di colpire alcune squadre rivali è questa: «È la fine di una stagione molto difficile, ma positiva. Meglio arrivare in Champions in questo modo che con il secondo, terzo, quarto posto in campionato. Inoltre abbiamo vinto un trofeo importante, che mancava alla bacheca del club e che permette al Manchester United di guardare all’albo d’oro e constatare di possedere almeno una volta tutti i titoli internazionali».

Altre parole di Mourinho interpretate dal Telegraph riguardano il calendario inglese, il mercato della prossima stagione e la gestione di Rooney. Il tecnico portoghese, sempre secondo la lettura del quotidiano inglese, avrebbe sottinteso «la controcritca per i suoi attacchi al calendario congestionato, la volontà di mettere pressione alla società perché mantenga le sue promesse in campagna trasferimenti e ha avvisato gli eventuali acquirenti del capitano che la sua condizione mentale e fisica è molto migliorata rispetto allo scorso anno». Ovviamente grazie a lui, ma su questo non c’erano dubbi.

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