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Juventus ultras ndrangheta/ Agnelli in Procura: «Mai visto Dominello da solo. La Digos sapeva»

La testimonianza: «Nessuna pressione, incontrato solo con altri». il capo ultrà Grancini: «Dominello spuntao dal nulla, a lui tutti i biglietti della finale Coppa Italia 2012»

Juventus ultras ndrangheta/ Agnelli in Procura: «Mai visto Dominello da solo. La Digos sapeva»
Andrea Agnelli

Al processo ‘ndrangheta

Andrea Agnelli si è presentato in Procura – della Repubblica – a Torino. È stato chiamato a testimoniare dagli avvocati di Rocco Dominello uno dei capi ultras bianconeri accusato di essere appartenente alla ‘ndrangheta (è imputato per il 416 bis: associazione mafiosa) e che era diventato il tramite tra la società bianconera e la tifoseria organizzata per il bagarinaggio dei biglietti. Agnelli ha risposto alle domande del gup Giacomo Marson. È stato ascoltato dopo la testimonianza del capo ultras dei Viking Loris Grancini. Quel che sappiamo delle dichiarazioni di Agnelli è stato riportato al termine dell’audizione dagli avvocati di Rocco Dominello: Domenico Putrino e Ivano Chiesa.

Nessuna informazione dalla Digos

I due avvocati sostengono che Agnelli ha dichiarato di non aver mai incontrato da solo Rocco Dominello, ma soltanto con altri capi della tifoseria. E che non ha mai saputo che appartenesse alla ‘ndrangheta. A conferma della propria tesi, Agnelli avrebbe aggiunto che la Digos è stata puntualmente informata degli incontri con esponenti della tifoseria e che mai la Digos lo avrebbe informato dell’appartenenza di Dominello alla organizzazione criminale calabrese.

Le buone maniere e l’eleganza di Dominello

Gli avvocati di Dominello hanno ribadito che il loro assistito è incensurato e si sono dilungati in una serie di particolari, tra cui le sue buone maniere. Riportiamo quest virgolettato attribuito all’avvocato Chiesa: «(Agnelli, ndr) ha detto che era una persona di buonissimi modi e ha escluso pressioni di qualsiasi tipo, nè verso di lui nè verso i suoi 700 dipendenti. Ha detto che quest’uomo dal modo di porsi elegante chiacchierava del più e del meno».

Grancini e i biglietti della finale di Coppa Italia Juve-Napoli

Per i pubblici ministeri Monica Abbatecola e Paolo Toso la testimonianza di Agnelli non è fondamentale, ricordiamo che nessun dirigente della Juventus è indagato nel processo penale. Prima di Agnelli ha invece testimoniato Grancini la cui deposizione è più centrale per il processo. Grancini ha raccontato che Dominello sarebbe spuntato dal nulla nei rapporti tra la Juventus e la tifoseria organizzata e che improvvisamente ha avuto il monopolio nella gestione dei biglietti. Dominello sarebbe apparso per la prima volta nel 2012 e Grancini ha dichiarato che tutti si chiedevano come fosse possibile che uno sconosciuto potesse avere tutti quei biglietti per la finale di Coppa Italia (Napoli-Juventus, ndr)

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