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De Laurentiis: «Sarri dovrebbe dire “amo Napoli”. Il mercato? Il problema è vendere»

Tra le pieghe delle parole di De Laurentiis, raccolte da il Mattino: «Sarebbe Sarri a determinare il suo destino. Contestazioni? Bisogna vedere chi contesta».

De Laurentiis: «Sarri dovrebbe dire “amo Napoli”. Il mercato? Il problema è vendere»

Estratto da un’intervista

Alcune parole, tra le pieghe del discorso di De Laurentiis all’associazione della stampa estera, spiegano alcune dinamiche di mercato. La panchina, il campo. Cominciamo da Sarri. Il tecnico ha ricevuto molti attestati di stima in questi giorni da parte del presidente, ma anche un “avviso” sul futuro del rapporto. Il contratto in essere prevede una clausola rescissoria, in caso di interessamento (e pagamento) di un altro club toccherebbe al tecnico scegliere il proprio destino.

Questa parte del discorso di De Laurentiis, almeno per come viene riportata da Il Mattino, è abbastanza significativa. Leggiamo: «Sarri ha un contratto di quattro anni. Per levargli qualunque tipo di tentazione ho messo, non dal prossimo anno, ma dall’anno successivo ancora, una clausola rescissoria di 8 milioni di euro. Se la Roma volesse prenderlo e volesse pagare 8 milioni, la palla passerebbe al signor Sarri, che dovrebbe dire: “No, ho professato amore al Napoli. Sono nato a Napoli, mi sento napoletano e non sento l’odore denaro”».

Il mercato

Nella trascrizione del Mattino c’è anche una chiosa riferita al calciomercato. Che è, insieme, un commento sull’atteggiamento dei tifosi e una dichiarazione programmatica sulla campagna che verrà. Leggiamo anche questa: «Il tifoso è bulimico per natura. Non è mai contento e la società è sempre la più esposta ad accuse. Ma bisogna sempre vedere chi è il tifoso. Se il Napoli ha 120 milioni di simpatizzanti e 35 milioni di tifosi, le contestazioni o le posizioni scomode, da chi vengono? Abbiamo il problema di vendere, non di comprare. Poi se capiterà qualche eventuale scoperta».

 

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