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Napoli-Juve 3-2, pagelle / L’atavico vizio di Reina apre la Sagra della Vendetta di Higuain

I voti della strana coppia: Chiriches Cavalier Traballa, Kouli Dea Kali, Insigne il più maturo

Napoli-Juve 3-2, pagelle / L’atavico vizio di Reina apre la Sagra della Vendetta di Higuain

REINA – Quell’atavico vizio di mettersi un chilometro davanti alla linea della porta. E così l’Innominato apre la Sagra della Vendetta con un gol loffio, come si dice a Roma, che rimbalza per terra diecimila volte prima di finire alle spalle di Reina. Può bastare cara Ilaria? – 5

No, non credo. Mi chiedo perché quelle palle da lontano non le veda mai. Mi dà noia, mi irrita, questa cosa. Se poi a tirare quella palla è il 9 bianconero mi irrita ancora di più – 4,5 

HYSAJ – Una delle migliori partite da quando è a Napoli. Spinta, cross e rientri comprensivi di diagonali difensive, come direbbero i fanatici della tattica – 7

Mi è piaciuto come ha stoppato Sturaro al 20’ del primo tempo, soprattutto. Magistrale. Lindo e pinto come il culetto di un bambino dopo il bagnetto – 6,5

Omaggio a Sartori

CHIRICHES – Da queste parti, cioè le mie, il biondo rumeno gode di consolidata stima ma la sua partita è un Incubo, con la maiuscola, che pompa di sangue il Vampiro Innominato, sempre con le maiuscole. Vedansi i due gol e anche quell’”assist” al bacio per il generale venezuelano – 4,5

La domanda è: perché Chiriches è stato preferito ad Albiol? Salvo solo un episodio, quando al 14’ circa del primo tempo impedisce ad Higuain di girarsi facendolo incazzare più che per i fischi del San Paolo. Dal 30’ in poi, però, è tutto uno show di cappellate, una dietro l’altra – 4  

KOULIBALY – Chiriches è il Cavalier Traballa (piccolo omaggio in memoria del politologo Giovanni Sartori, morto martedì) e il povero Kulì deve arrangiarsi modello Dea Kali, raddoppiando braccia e gambe – 6

Coraggiosissimo, al 24’ del primo tempo, a lanciarsi contro Rincon a costo di perdere un ginocchio – 7  

E’ guerra tra Ghoulam e Cuadrado

GHOULAM – Quanto gli sta sugli zebedei la chioma cespugliosa di Cuadrado. Tra lui e l’irritante colombiano è guerra di polmoni e di gambe – 6

Al 93’ viene apostrofato da Bonucci come “coglione”. Solo questo vale il voto – 6,5

ZIELINSKI – Alex Sandro se lo mangia nel senso letterale della parola e la Juve va a segnare il secondo gol. Il talento del polacco è spesso in affanno, tranne quando serve una magnifica palla ad Hamsik al 38’ – 5

Beato te che hai annotato almeno una cosa splendida – 4,5  

ALLAN dall’81’ – Un quarto d’ora, compreso l’infinito recupero, ad altissima intensità – 6,5

Peccato non averlo messo dall’inizio in formazione – 6,5  

Diawara versus Bonucci

DIAWARA – Ha un altro passo, dono naturale, rispetto al geometra Jorginho. La sua profondità non è mai banale e concede un numero sontuoso su Khedira. Un solo peccato vistoso: quel maldestro retropassaggio a Reina all’8’ – 7

Quando Cuadrado inizia il suo show cercando di collezionare più finte di ogni altro giocatore in campionato neutralizza Bonucci con un pettorale alato – 7  

HAMSIK – Tocca ancora al Capitano fare pari, in una partita completamente diversa da quella di domenica sera. Stasera è come se si fossero liberati gli istinti animali. Meglio, la cazzimma: impressionante la scena dell’iper-corretto Hamsik che “scippa” da terra, facendolo rialzare, il fragile Dybala, autore di numerose sceneggiate – 7

Nella prima mezz’ora almeno tre errori pericolosi. Il gol vale da solo il voto – 6,5

Poteva essere Pavoletti, e invece…

PAVOLETTI dal 75’ – All’89’ controlla e tira. Poteva fare il quattro a due. Poteva – 6

Poteva essere qualcosa, invece era Pavoletti – sv

CALLEJON – Neto gli nega la gioia del gol dopo un’azione da urlo. Da Diawara a Milik, che di tacco serve Insigne. Infine lui a concludere. Mamma mia! Suo l’assist per il terzo gol – 6,5

Godiamoci quello – 6,5  

Entra Milik ed è stitichezza

MILIK – Talvolta il Napoli è un enigma: giocano i piccoletti e le fasce buttano traversoni nel deserto, gioca Milik e all’improvviso c’è una stitichezza da cross. Forse è qualcosa di freudiano, da analizzare sul lettino cara Ilaria. Detto questo lo score del polacco comprende: il già citato tacco per Insigne; un tiro a sorpresa da fuori; un colpo di testa. Troppo poco? – 6

Il bellissimo tacco all’11’ del primo tempo, poi nulla più. Direi che hai esagerato, insomma – 5  

MERTENS dal 60’ – Entra e Neto gli fa subito un dono. Lui ringrazia e segna. Indi un tiroagggiro. Per bucare la difesa, Mertens si decentra più di una volta, ricordandosi della sua vocazione da esterno – 6

Lo vuole, ci crede, segna. Pochi secondi e dimostra cosa vuol dire avere fama di vittoria – 6,5  

Insigne giocatore completo

INSIGNE – Il migliore, ancora una volta. A partire da quel dribbling iniziale su Dani Alves, cui rimedia il solito Bonucci. Giocate, assist, recuperi difensivi, un gol: un giocatore completo. Finalmente – 7,5

Sempre nello show Cuadrado rimedia una gomitata da un veemente Koulibaly che cerca di menare mazzate alla cecata. È suo il gol del “crediamoci”: 3 a 2 e un’azione favolosa. Dà il cinque a Bonucci: per lui è uno come tanti. Il più maturo di tutti – 7,5

Il gap è solo mentale

SARRI – È l’allenatore che fa giocare il calcio più bello del mondo, nessun dubbio: che poi la Juve in quattro giorni a Napoli conquisti un pezzo di scudetto e la finale di Coppa Italia è dettaglio solo per coloro che pensano a vincere. In fondo la parabola di Sarri nel suo biennio napoletano è questa: non ha vinto nulla – 6

“Almeno ora possiamo pensare di batterli sulla partita singola”, ha detto. Peccato che solo ora ci accorgiamo di poterlo fare e, soprattutto, che capiamo che lo possiamo fare solo quando la partita non è determinante. Il gap è tutto lì – 5

ARBITRO BANTI – Fa ammuina coi cartellini gialli e imita male Orsato nel gioco all’inglese. Soprattutto sta attento a non ammonire Sturaro per la seconda volta – 5

Sì, cazzeggia un po’ in campo, ma certo la colpa dell’immaturità del Napoli non è da attribuire a lui – 5,5

 

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