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Cosa serve al Napoli 2017/2018 – Il centrocampo

Le prime proiezioni sul mercato del prossimo anno. Il centrocampo è il reparto più completo. Si può cedere Allan? Le prospettive Kessie, Klaassen e Fofana.

Cosa serve al Napoli 2017/2018 – Il centrocampo

Il regno dell’hype

Sei uomini e mezzo. Per tre posti. Il gioco delle coppie, più Giaccherini. Allan-Rog, Jorginho-Diawara, Hamsik-Zielinski. Il centrocampo è stato il reparto più “toccato” dall’ultimo mercato estivo. Tre innesti giovani, di qualità, che si sono rivelati tutti indovinati dopo una gestazione dai tempi personali e personalizzati. È un po’ la storia di chi è più pronto: prima Zielinski, da subito nelle rotazioni con un ruolo importante. Poi Diawara, oggi Rog. E la sensazione che, data l’insostituibilità di Hamsik, questo centrocampo abbia bisogno di poco o nulla al mercato. A meno di non rivoluzionare tutto di nuovo, azzerare per ricostruire. O meglio: costruire sulle fondamenta che già ci sono, provare ad alzare ancora (di più) la qualità del reparto più ricco, completo e pieno di alternative.

Dai titolarissimi ai co-titolari

Ne abbiamo scritto l’altro ieri, in un articolo monografico su Jorginho. Perché il Napoli possa e/o debba parlare di mercato a centrocampo, ci vuole qualcosa di grande. Di davvero grande, di importante. Ci vuole che gli eventuali nuovi co-titolari siano più forti di quelli che ci sono ora. Ribadendo l’imprescindibilità di Hamsik, e la sua titolarità quasi assoluta (eppure Marek di questi tempi, l’anno prossimo, veleggerà verso i 31 anni: l’idea di iniziare a pensare di sostituirlo rientrerebbe nella logica delle cose), parliamo degli altri due ruoli della mediana. Il regista e l’interno destro.

Considerando che il Napoli non ha bisogno di vendere, potrebbe esserci invece la possibilità di acquistare un calciatore di altissimo livello. Della serie: prendiamo Davy Klaassen. Che, caratteristiche alla mano, sarebbe un perfetto vice-Hamsik, ma pure un possibile concorrente per il ruolo di interno destro. Rientrerebbe perfettamente nelle rotazioni. A quel punto, se il Napoli potesse prendere un giocatore così, avrebbe senso pensare all’addio di Allan.

Upgrade ragionato

L’operazione non sarebbe folle neanche a livello di caratteristiche. Oggi che abbiamo conosciuto Rog, e abbiamo saputo apprezzare le sue qualità da mezzala (potenzialmente) completa, la sua abilità nelle due fasi e la garra (anche troppa) nell’atto di pressare gli avversari, l’idea di cedere Allan non è più incomprensibile. Rinunciare a uno dei due interdittori per dare fiducia e spazio a Rog-Zielinski come coppia di destra, e nel frattempo crearsi un’alternativa di qualità con Klaassen, dal “lato” di Hamsik come dall’altra parte della linea mediana. Parliamo di un upgrade ulteriore rispetto a quello vissuto questa estate, con Rog e Zielinski per David Lopez e Grassi.

In questo modo, il Napoli costruirebbe un reparto di centrocampo che non avrebbe da temere nessun confronto a livello di Serie A, per profondità, varietà e valori assoluti. Con un investimento neanche eccessivo: i 15-17 milioni incassabili da Allan dovrebbero essere corroborati da una spesa non superiore ai 7-8 per il biondo olandese. Se non vi piace la soluzione tecnica, e Tolisso è ormai fuori portata (se davvero è stato vicino al Napoli quanto si pensa, l’imprecazione di mercato è comprensibile), preferireste dunque l’idea di un interno più di forza che di governo del pallone. Anche in questo caso non mancano le soluzioni, con una spesa leggermente superiore: Vecino, Tielemans e soprattutto Franck Kessié. Di cui possiamo parlare anche sotto, che stiamo iniziando a fare lo stesso discorso fatto per Allan con Jorginho.

Il regista

Kessié, dicevamo. Un giocatore che più volte è stato accostato al Napoli, così come a tanti altri club anche molto più importanti. Un giocatore che potrebbe essere “interpretato”, nel gioco delle coppie, come co-titolare nel ruolo di interno, ma anche in quello di regista. Attraverso una visione più “moderna” e dinamica del ruolo di centromediano, Kessié riscrive e riscriverebbe il ruolo. Permetterebbe al Napoli di “sostituire” anche Jorginho, aumentando in maniera esponenziale la qualità assoluta del reparto. La cifra per la cessione dell’ex Verona (diciamo 17-18 milioni) potrebbe essere destinata tutta all’Atalanta per portare in azzurro il giovanissimo ivoriano. Per formare con Diawara la coppia più forte e varia di volante mai vista non solo a Napoli, ma anche in un’eventuale prossima Serie A. I due potrebbero anche giocare insieme, con un terzo uomo tecnico (Hamsik, Zielinski) per creare un reparto al livello delle grandi d’Europa. Non del Real Madrid, non facciamo voli con la fantasia. Ma neanche troppo lontano.

Al di là di Kessié o di un prototipo di questo tipo, ripetiamo pari pari il discorso fatto in precedenza. Se devo “sostituire” Jorginho devo farlo con un calciatore molto più forte di lui. O almeno potenzialmente più forte di lui. Ripetere di nuovo l’idea-Diawara. Se preferiste il regista “classico”, le possibilità ci sono: Baselli del Torino, interpretabile anche lui nella doppia funzione regista/interno; oppure, guardando all’estero, Kranevitter ed Emre Can. Anche se, probabilmente, il calciatore con più aderenza al ruolo e al modo di giocare di Sarri è Leandro Paredes. Al netto di un mezzo fallimento a Roma, l’argentino ex Empoli è un regista coi fiocchi

Conclusione

Ricordando che il Napoli possiede anche il cartellino di Alberto Grassi, chiudiamo con l’ultima suggestione: Seiko Fofana. Se proprio nessuna idea di quelle che vi abbiamo proposto dovesse essere di vostro gradimento, rilanciamo con l’interno dell’Udinese. Una forza della natura. E rinsalderebbe anche il legame di mercato con i friulani. Un buon ufficio che fa sempre comodo, viste qualità e quantità di talento che transitano da quelle parti.

Qui ieri la prima puntata dedicata alla difesa
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