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Sarri: «Non cambio ciò che mi dà soddisfazione, ringrazio Gabbiadini per il mancato saluto»

L’intervista di Maurizio Sarri a Mediaset Premium: «Abbiamo creato più occasioni contro il Palermo che questa sera. Reina è fondamentale per noi».

Sarri: «Non cambio ciò che mi dà soddisfazione, ringrazio Gabbiadini per il mancato saluto»
Maurizio Sarri

L’intervista a Mediaset Premium

Maurizio Sarri intervistato dal salottino Mediaset al termine di Bologna-Napoli. La follia di Callejon: «Non ho visto niente, avevo dei calciatori in traiettoria. José mi ha detto di non aver fatto niente di grave».

Cambiare il tridente? È possibile: «Per la prossima partita è facile e necessario, Callejon è squalificato. Per le partite successive? Vedremo, stanno giocando bene insieme e non vedo perché dovrei modificare una cosa che funziona. Utilizzare il 4-2-3-1? Abbiamo fatto 55 gol in campionato, in alcune situazioni abbiamo utilizzato un modulo diverso per ribaltare le partite. Modificare dall’inizio una cosa che mi dà soddisfazione non ha senso».

La differenza con il Palermo: «Abbiamo creato più occasioni contro i siciliani che questa sera, solo che abbiamo trovato una squadra che voleva giocare al calcio e quindi la serata è stata più godibile».

Reina e Mertens: «Pepe è un calciatore e un uomo fondamentale per noi, Mertens gioca con entusiasmo. Abbiamo ritrovato anche un grande Insigne, che sta giocando al meglio».

Juve-Inter: «Io domani sera penso di andare a cena fuori, non ho intenzione di vedere la partita. Non mi interessa, sono concentrato sul Napoli. Che nelle ultime partite ha fatto 10 vittorie e 2 pareggi. Se il rendimento è questo, tiriamo le somme alla fine. Se noi ci esprimiamo così, alla fine avremo una buona posizione di classifica».

Sarri e il mancato saluto di Gabbiadini: «Non mi ha nominato, lo ringrazio perché non mi ha costretto a rispondere».

Raiola: «È bravissimo a fare il suo mestiere, e attacca un allenatore che non potrà fargli guadagnare dei soldi. Non certo un presidente o un direttore. Se gli servisse la mia opinione, tra qualche mese, diventerei il miglior allenatore del mondo. Ibrahimovic e Balotelli davanti? I nostri non sono tanto male, mi sembra».

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