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Il Napoli ha perso in casa i nove punti dalla Juventus. In trasferta sarebbe primo

C’era una volta il fattore San Paolo. Juventus e Roma le hanno vinte tutte. La squadra di Sarri, invece, ha raccolto più punti di tutti fuori casa

Il Napoli ha perso in casa i nove punti dalla Juventus. In trasferta sarebbe primo

Campionato e Champions

Noi del Napolista, spesso, siamo accusati di criticare il pubblico napoletano. Il titolo che abbiamo scelto per questo pezzo potrebbe sembrare assimilabile a questo concetto di “idea contro”, quando invece ci stiamo limitando a un semplice dato statistico. Il fattore San Paolo, almeno per la stagione in corso, non esiste. Il Napoli, tra campionato e Champions League, ha smarrito quella che era una sua caratteristica peculiare lo scorso anno: macinare punti in casa.

Delle 12 partite stagionali non vinte, 6 sono state giocate al San Paolo: le sconfitte con Roma e Besiktas, i pareggi con Dinamo Kiev, Lazio, Sassuolo e Palermo. Che poi, basta guardare la classifica dedicata della Serie A per rendersi conto dello scarto. Il Napoli formato trasferta ha gli stessi punti della Juventus, 21 in 11 partite. Assegniamo ai bianconeri i tre punti di Crotone sub-judice. In casa, invece, il rendimento rispetto a Juve e Roma è molto negativo. Bianconeri e giallorossi hanno vinto tutte le loro sfide casalinghe, rispettivamente 12 su 12 e 10 su 10.

Con quei 21 punti il Napoli è primo nella classifica da trasferta. La Juventus (che mercoledì recupera a Crotone) ne ha 18, come Lazio e Fiorentina. La Roma 17. In casa, invece, con i 27 punti raggranellati al San Paolo il Napoli è a meno nove dalla Juventus. Quei nove punti che potenzialmente (c’è Crotone-Juve) abbiamo di distacco dai bianconeri. Ma con 27 punti siamo dietro anche alla Roma che ne ha totalizzati 30 in dieci partite. Due partite in meno del Napoli in casa. Segue l’Inter con 26.

Inversione di tendenza

Ci avrete fatto caso, sopra: “almeno per la stagione in corso”. Sì, perché basta andare indietro nel tempo per trovare una casistica di risultati esattamente opposta. Nell’ultimo campionato, 2015/2016, il Napoli di Sarri è stato capace di mettere insieme 51 punti su 57 in casa. Lo score numero uno del campionato, migliore anche di quello della Juventus (ferma a 50). Appena tre pareggi, lo scorso anno: Sampdoria, Roma, Milan. In trasferta, invece, terzo posto dopo Juve e Roma: 41 per i bianconeri, 36 per i giallorossi e 31 per Sarri & co.

Le proiezioni su questo campionato dicono che a fine stagione il Napoli chiuderà il torneo con lo stesso punteggio della Roma 2015/2016 (36). Un buon ruolino, che però deve essere assolutamente integrato da un diverso rendimento casalingo. Che poi, anche l’inizio della stagione in corso ha confermato la tendenza “casalinga” della squadra di Sarri: fino all’infortunio di Milik, il Napoli aveva fatto bottino pieno al San Paolo (vittorie contro Milan, Bologna e Benfica) e aveva faticato un po’ in versione esterna (pareggio a Pescara e Genova, sconfitta a Bergamo). Subito dopo lo stop del polacco, l’inversione di tendenza. Due sconfitte con Roma e Besiktas, a cui – da novembre fino ad oggi – sarebbero seguiti i tre pareggi che tengono il Napoli distante dalla Juventus.

Forse non è un caso che la definitiva consacrazione di Mertens come centravanti tecnico favorisca il Napoli da trasferta. Le squadre avversarie tendono a chiudersi a Fuorigrotta, mentre in casa provano comunque a essere più spavalde.

Il futuro

La ricetta per il secondo posto (a meno di un improbabile crollo della Juventus) è semplice: continuare così fuori casa e provare a fare bottino pieno in quel che resta degli impegni casalinghi. Nessuna delle due imprese sarà facile. Al San Paolo, il Napoli ospiterà Genoa, Atalanta, Crotone, Juventus, Udinese, Cagliari e Fiorentina. Il calendario esterno, invece, prevede Chievo, Roma, Empoli, Lazio, Sassuolo, Inter, Torino e Sampdoria. Giudicate voi quale, tra i due, sia il calendario più difficile.

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