De Laurentiis a Mediaset Premium. Parla di quanto è vecchio il calcio italiano. Ammette l’errore con Gabbiadini. Elogi a Montella.
Intervento praticamente a reti unificate di Aurelio De Laurentiis in vista del Natale. Per fare gli auguri ai tifosi del Napoli e parlare di tanti argomenti.
A Mediaset Premium ha cominciato parlando della Supercoppa di ieri di Doha e della vittoria del Milan.
«Sono stato contento di vedere un bel calcio con Montella tornare al suo vecchio schema di gioco. Mi è piaciuto vedere come i giocatori interpretassero così bene le sue indicazioni. Mi è sembrato di rivedere la finale che vincemmo noi due anni fa».
Poi ha parlato della Juventus. «È e sarà sempre fortissima. Sono due modi di allenare differenti, quelli di Allegri e di Conte».
Il Napoli e Sarri
«Il Napoli ha sempre cercato di divertire e con Sarri ha trovato il suo vero grande regista. Ha scritto un grande copione e ha saputo dare un gioco che non è mai noioso ed è molto divertente».
Non ho vinto poco
Non credo di aver vinto poco anche in considerazione della differenza di ricchezza e fatturato con gli Agnelli. Purtroppo in Italia il calcio non è cresciuto come in altri paesi. Qui tutti sono attaccati alle poltrone, questa è la principale preoccupazione. Non c’è progettualità. Si parla di stadi ma poi non esiste una legge, ce n’è una che non serve a niente».
Pavoletti
«Sosterrà le visite mediche. Ha avuto un risentimento al collaterale negli ultimi due mesi. Dovrebbe essere pronto per allenarsi nei prossimi giorni. L’ufficialità arriverà dal 3 gennaio per queste dannate regole di cui abbiamo già parlato. Dovevamo sistemare l’attacco con una punta tradizionale da area di rigore. Intanto il falso nueve è diventato un vero nove e, quindi, stiamo già benissimo così. Poi c’è Milik. Credo che a febbraio lo rivedremo. Sarà pronto per la sfida col Real Madrid. Il problema è avere un’altra prima punta d’area di rigore».
Gabbiadini
«È stato un mio errore di valutazione. Gabbiadini ha funzionato con Mihajlovic, con Benitez. Non posso rimproverargli nulla, ma i gol non sono tutto, le partite bisogna vincerle».
Servono più cambi
«La mentalità c’è. Bisogna mantenerla nei momenti migliori quando si fa un tipo di gioco innovativo e diverso. La Uefa dovrebbe autorizzare più cambi, le rose sono ampie. Gli allenatori devono far capire ai calciatori che se uno viene sostituito a fine primo tempo non deve sentirsi frustato. L’importante è che la squadra vinca, anche se si gioca un tempo ciascuno. Il Real? Tutto è possibile come ha dimostrato la Supercoppa di ieri. Ai tifosi dico di sognare, anche lo scudetto. Auguri a tutti».