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Napoli-Sassuolo, una partita giovane da Benitez a Higuain

Tre precedenti in Serie A, un pareggio e due vittorie. La notte da campioni d’inverno, un gol e un assist per Zapata. E la scoperta del turnover.

Napoli-Sassuolo, una partita giovane da Benitez a Higuain

Napoli-Sassuolo, i precedenti

Tre precedenti al San Paolo, un pareggio e due vittorie. Napoli-Sassuolo è una partita recente, nata insieme all’ascesa della squadra neroverde. Eppure, ha vissuto tre capitoli dalle anime diverse, opposte, senza nulla in comune. Il primo incrocio fu anche il primissimo attimo dolente dell’esperienza di Benitez a Napoli; il secondo fu nella stagione successiva, una bella partita con un Napoli però già alle prese con gli isterismi della stagione post-Bilbao; e poi, il 3-1 in rimonta dell’anno scorso al profumo di scudetto. Riviviamo le tre partite.

25/9/2013, Napoli-Sassuolo 1-1

Ne abbiamo parlato qualche tempo fa, di questa partita. Massimiliano Gallo, in un pezzo sul rapporto tormentato tra il Napoli e il turnover, ha raccontato così, tre anni dopo, quella strana partita:

Basti pensare che Benitez cominciò la stagione con cinque vittorie consecutive – di cui una contro il Borussia Dortmund in Champions – e al primo mezzo passo falso, l’1-1 in casa contro il Sassuolo, venne letteralmente fatto a pezzi dalla critica (oltre che fischiato dal San Paolo a fine partita). Per quella partita (gol di Dzemaili e Zaza), Benitez schierò Reina; Mesto, Fernandez, Cannavaro, Armero; Inler, Dzemaili; Pandev, Hamsik, Mertens; Higuain (entrarono nella ripresa Callejon e Insigne).

Scoppiò l’inferno, al punto che il Napoli andò a giocare a Genova contro il Genoa in un clima da ultima spiaggia. E lui, lo spagnolo, si presentò a Marassi con Pandev e Zapata (Higuain era malconcio) e vinse.

Poco da aggiungere: due gol belli, anzi bellissimi (Dzemaili e Zaza). Poi, l’inizio della maledizione con l’attaccante lucano, che ricordiamo purtroppo tutti per il gol scudetto l’anno scorso a Torino. Il primo punto in Serie A nella storia del club emiliano. Tante cose, tanti ricordi. Sembra una vita fa, forse lo è davvero.

23/2/2015, Napoli-Sassuolo 2-0

La partita di Zapata. Un gol e un assist, dopo un primo tempo equilibrato in cui il Sassuolo tenne in scacco la formazione di Benitez. Il migliore in campo, insieme al panterone colombiano, fu l’altro sudamericano Gargano. Uno che fu recuperato all’inizio della stagione da Benitez dopo due anni in giro per prestiti (Inter e Parma), e che nella stagione pre-Sarri seppe dare (ancora, nuovamente) il suo contributo. Nel video, bellissimo il gol di Hamsik su appoggio di Zapata. C’è anche un grande intervento di Andujar, che nel finale toglie a Magnanelli il 2-1 con una parata davvero eccellente. Da poche partite aveva spodestato l’insicuro Rafael. Dalle pagelle di quella partita, il giudizio di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia su Gargano:

Un piccolo, grande guerriero. Primo tempo da dominatore in una squadra troppo sbilanciata in attacco. Conquista palla e calibra più di un lancio al millimetro per Zapata e Callejon. Spazza l’area con decisione. Corre sul lato di Ghoulam dove il Sassuolo è più pericoloso con Berardi. Blocca anche Zaza. Nella ripresa accusa forse la stanchezza per il gran prodigarsi. Ammonito per un fallo su Magnanelli. Non si arrende mai. Recupera le energie e torna al suo fantastico livello nel finale. Offre una ennesima palla a Callejon che la spreca (87’).

Quello che ha di bello e grande è il cuore. Combatte, corre, spende tutto quello che ha e… sorride. Sì, sorride. Il sorriso di Gargano è immenso quanto il suo cuore. Che meraviglia la sua forza, che meraviglia poter dire “Grazie”. Che meraviglia vederlo lì al centro e pensare che sta facendo di tutto per ripagare la fiducia del mister. Perché di questo si tratta: Walter è il miglior prodotto della cura Benitez. Il lavoro paga, e riempie il cuore d’amore – 8

16/1/2016, Napoli-Sassuolo 3-1

Il Napoli è campione d’inverno da una settimana, sta duellando con la Juventus, è la squadra più bella del campionato con il miglior centravanti del campionato. Il San Paolo si spaventa, dopo pochi minuti, per il rigore trasformato da Falcinelli. Poi, però, ci pensano Callejon e Higuain a rimettere a posto le cose, con due gol che nascono dalla sinistra. Lo spagnolo di testa, il Pipita circumnavigando Ariaudo. Il 2-1 contro una squadra che gioca un gran calcio tiene fino agli ultimi minuti. Poi, il gol liberazione, sempre di Higuain. Per lui tutte le copertine, ma il migliore delle pagelle napoliste è Hamsik. Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia ne scrivono così:

Capitano. Condottiero. E sarto: cuce, ricama, rattoppa avanti e indietro, indietro e avanti. In-di-spen-sa-bi-le – 8

Direi che ha rasentato la perfezione. Ma solo perché amo i difetti e mi piace trovargliene qualcuno – 9

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