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Sarri, ma i giovani sono un valore. Come dimostra il Milan

Sarri mostra sempre una certa insofferenza quando gli chiedono dei giovani. Eppure la rosa ampia del Napoli si sta dimostrando valida.

Sarri, ma i giovani sono un valore. Come dimostra il Milan

Maurizio Sarri non recede dalla sue posizioni. Fa bene, per certi versi. Ha le sue idee. Ad ascoltarlo, è facile fare più due e due e giungere alla conclusione che la campagna acquisti del Napoli non lo ha entusiasmato. E non solo per l’addio di Gonzalo Higuain cui probabilmente il tecnico di Figline Valdarno era molto legato. Anche oggi, al termine della vittoria del Napoli a Crotone, Sarri ha rilasciato dichiarazioni in chiaroscuro soprattutto a proposito di Rog e Diawara. «È un calciatore di 19 anni e troppi complimenti non glieli voglio fare», ha detto. E ancora:

«Se a Napoli si pretende di acquistare calciatori giovani, così come indicato dalla società, ci vuole tempo perché si parla di futuro. Altrimenti si prende un trentenne e buonanotte».

L’insofferenza per il tema giovani

Manifesta sempre una certa insofferenza su questo tema l’allenatore del Napoli. Nessuno gli ha chiesto nulla, nessuno ha chiesto a questo Napoli di vincere lo scudetto. Quel che gli è stato chiesto è di sfruttare la rosa a disposizione e di far crescere i giovani promettenti che sono stati acquistati. È giusto che sia lui a stabilire i tempi della “maturazione” dei giovani calciatori. Ma i giovani sono un valore, non solo un problema. Lo ha dimostrato oggi Diawara che, impiegato per la prima volta dall’inizio, ha sfoderato una autorevole prestazione. Capita a tutti di non essere continuo, non solo ai giovani.

Ciro Ferrara e il Milan

Forse ai giovani di più, anche un giovane Ciro Ferrara dopo aver bloccato Boniek al San Paolo contro la Juventus ammattì a Udine contro un certo Montesano, ma solo facendoli giocare possono crescere. Lo ha dimostrato oggi Diawara. E lo sta dimostrando anche il Milan di Vincenzino Montella che ieri sera con i giovani ha battuto la Juventus che secondo gli espertoni avrebbe dovuto disputare un campionato a parte.

Il campionato è aperto

Al momento, il campionato a parte non esiste: i bianconeri hanno due punti di vantaggio sul Milan e forse sulla Roma (che deve giocare stasera). Il Napoli è terzo a quattro punti. Un buon piazzamento considerate le due sconfitte consecutive e i due pareggi esterni di Pescara a Genova condizionati dagli arbitri. Ma ci siamo anche noi. Pur se privi di Milik , altro giovane di grandissimo valore, e con giovani in rosa. L’Arsenal da anni gioca con i giovani. Così come il Borussia Dortmund. Non è un delitto. Non bisogna per forza nascondersi sempre.

L’importanza di una rosa ampia

Apprezzabile, invece, molto, la frase sulla convalescenza del Napoli. «Dobbiamo pensare a guarire», ha detto. Il che vuol dire che il Napoli, questo Napoli, può solo migliorare. A patto che non sia solo un modo per nascondersi. Ha fatto bene Sarri a rimarcare la positiva partita disputata in Champions contro il Besiktas. Questo Napoli ha ampie prospettive davanti. Nulla è precluso, soprattutto non è preclusa la possibilità di disputare un’ottima stagione. Che poi è l’unica richiesta. Il resto si vedrà. Intanto oggi il Napoli ha giocato con in dieci uomini e con tre “riserve” tra i titolari: Diawara, Maksimovic e Strinic, tutti autori di ottime prestazioni. Il Napoli può contare sull’ampiezza della rosa, un’ampiezza che non va a scapito della qualità. Come dimostra l’assenza di Milik (oggi persino dell’espulsione di Gabbiadini), di Ghoulam, di Jorginho e nell’ultima mezz’ora anche di Hamsik. La rosa ampia è un valore.

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