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Il Besiktas secondo i turchi: talento in abbondanza con Quaresma, Erkin e Özyakup, ma c’è il problema portiere

La squadra di Gunes spiegata da Besiktas International: gli uomini offensivi sono il punto forte, ma dietro manca qualcosa.

Il Besiktas secondo i turchi: talento in abbondanza con Quaresma, Erkin e Özyakup, ma c’è il problema portiere
Parigi (Francia) 28/05/2022 - finale Champions League / Liverpool-Real Madrid / foto Imago/Image Sport nella foto: Raul Gonzalez-Ian Rush

La presentazione degli avversari di mercoledì sera a cura di Kaan Bayazit, Editor-in-Chief di Besiktas International, sito di informazione sul club turco. L’articolo è tradotto da www.besiktas-international.com, che ha ospitato i pareri sul girone dei redattori di Planet Benfica, il Napolista, Futbol Ukraine e ovviamente il proprio.

Il Besiktas è assente dal primo turno di Champions da sette anni e ha giocato le due ultime stagioni in Europa League. Hanno raggiunto i 16esimi nella stagione 2014/2015 dopo aver battuto il Liverpool ai rigori ai 32esimi, ma poi sono stati eliminati dal Bruges. La scorsa stagione è andata peggio, con l’eliminazione nella fase a gironi arrivata dopo una sola sconfitta in sei partite, in trasferta contro lo Sporting Lisbona.

Formazione tpo: Tolga Zengin; Gökhan Gönül – Marcelo Guedes – Luiz Rhodolfo – Adriano Correia; Atiba Hutchinson – Gökhan Inler – Oğuzhan Özyakup, Ricardo Quaresma – Caner Erkin – Cenk Tosun.

Punti di forza

Il Besiktas ha davvero migliorato la profondità dell’organico durante la finestra di trasferimento estiva. A parte la batteria dei centrali difensivi, ci sono due giocatori di qualità per ogni ruolo nello scachhiere tattico. Un punto di forza importante è la pericolosità in tutte le aree del campo, fascia destra, fascia sinistra e zona centrale. A sinistra c’è l’ex interista Caner Erkin, Quaresma agisce sulla destra mentre al centro brilla la scintilla creativa di Oğuzhan Özyakup. Nonostante la partenza di un uomo chiave come Mario Gómez in attacco, le Aquile Nere non hanno faticato a trovare la rete e continuare nella loro straordinaria forma sottoporta grazie a Cenk Tosun, uomo di riferimenti dell’attacco.

Caner Erkin nel match contro il Gaziantepspor

Punti deboli

È molto semplice individuarlo: il portiere Tolga Zengin. Ovvero l’uomo che è costato tanto al Besiktas nelle ultime due stagioni europee, e che è ironicamente anche il capitano della squadra. Il suo buon rapporto con l’allenatore Şenol Güneş fa in modo che possa mantenere il suo posto da titolare, per il dispiacere dei tifosi. All’interno dei pali, Tolga è un portiere decente, ma non eccezionale. Il suo punto debole però sta soprattutto nel suo gioco di piede e nella distribuzione del pallone. È anche molto lento nelle uscite, e questo genera molti problemi alla difesa.

A parte il portiere un’altra debolezza è la mancanza di profondità nella batteria dei centrali difensivi. Luiz Rhodolfo è l’uomo di punta, ma ha subito un grave infortunio al ginocchio lo scorso febbraio e non è ancora al 100%. In sua assenza, è stato acquistato dall’Hannover Marcelo Guedes e ha fatto un buon lavoro, ma può essere soggetto ad errori di concentrazione. Per sostituire Rhodolfo c’è Dusko Tosic, che ha ben figurato nella seconda metà della scorsa stagione, ma non è certamente all’altezza della Champions League. Si potrebbe dire lo stesso del 23enne Atınç Nukan, che è tornato in prestito dopo essere stato venduto a al RB Lipsia la scorsa estate. Infine Necip Uysal, che è molto incline agli errori individuali e ama fare giocate difensive avventate che portano a pericolose calci piazzati per l’opposizione.

Cos’è cambiato rispetto alla scorsa stagione

Senza dubbio, la partenza di Mario Gómez è il cambiamento più evidente, esattamente come quella di Higuain per il Napoli. Proprio come il Pipita, Gómez è un giocatore che è impossibile sostituire, la sua precisione clinica sotto porta è qualcosa che non si può trovare con il budget che del Besiktas. Nonostante tutto, le Aquile Nere hanno un attaccante come Cenk Tosun, finora decisivo nelle partite di campionato. E hanno anche acquistato l’ex Porto Vincent Aboubakar, che è riuscito a mettere insieme sei gol in dieci presenze Champions League con il club lusitano.

Un’altra partenza importante è stata quella di José Ernesto Sosa, ma lui è molto meno difficile da sostituire. Infatti, con Anderson Talisca, le Aquile Nere hanno un diverso tipo di calciatore in quella posizione, molto più pericoloso in quella zona di campo. Gökhan Töre, un’altra partenza che è stato etichettata come “importante” da alcuni, in realtà non ha svolto un ruolo importante nel successo della scorsa stagione.

Di contro, il Besiktas ha notevolmente migliorato la qualità dei suoi esterni offensivi questa estate, grazie ai trasferimenti di Adriano Correia (Barcellona), Gökhan Gönül (Fenerbahçe) e Caner Erkin (Inter). Soprattutto l’acquisto dell’ex interista aumenta di molto la qualità complessiva del reparto, grazie a importanti abilità che possono essere combinate benissimo con quelle di Ricardo Quaresma da destra.

Infine il trasferimento del portiere spagnolo Fabricio Agosto Ramirez è un cambiamento che è ancora in divenire, con i tifosi che hanno già avviato una campagna per far sì che sia lui il numero uno titolare. Una volta che l’allenatore cederà e lo metterà tra i pali in modo permanente, la principale debolezza della squadra sarà risolta.

Giocatori chiave

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Özyakup

Con la partenza di Mario Gómez, il grande nome della squadra è senza dubbio Ricardo Quaresma, il talento cui è riconosciuto in tutta Europa. Ma la vera stella della squadra, il giocatore intorno al quale è stata costruita la squadra, è il nazionale turco Oğuzhan Özyakup. Gioca come trequartista, ma potrebbe giocare in un ruolo addirittura più offensivo in Champions League se Hutchinson e Inler sono entrambi in campo. Caner Erkin è un altro uomo importante, i suoi cross e i suoi calci piazzate possono essere fonti di pericolo per gli avversari.

Approccio tattico

Il Besiktas gioca con un modulo abbastanza semplice, un 4-3-2-1 formazione con un centrocampista difensivo, il fantasista (Özyakup) come centrocampista centrale e Tolgay Arslan o Anderson Talisca nel ruolo di centrocampista offensivo. Anche se mi aspetto che Güneş potrebbe optare per due centrocampisti difensivi data le prestazioni importanti che Gökhan Inler ha messo insieme finora con lui più, in modo da permettere a Özyakup di muoversi in un ruolo più tradizionale da numero dieci.

La previsione sul gruppo B

Le Aquile nere sono state inserite in un gruppo estremamente competitivo. Tradizionalmente, il Besiktas tente a lottare con gli avversari italiani, ma il Napoli non gioca un calcio tipico del suo paese d’origine italiano. Credo che la squadra azzurra possa individuata come l’avversario più pericoloso in questo raggruppamento, seguito da vicino dal Benfica. Onestamente, valuto queste due squadre a un livello molto simile e mi aspetto che si affrontino per il primo posto, anche se non escludo una sorpresa da una tra Dynamo Kiev o Besiktas.

Realisticamente parlando,  la squadra ucraina e le Aquile nere si giocheranno quel terzo posto che vale la qualificazione all’Europa League. La Dinamo è un’avversaria ricorrente per il Besiktas: il club turco l’ha affrontata per sei volte dal 2002 e la conosce relativamente bene. La prima e l’ultima volta che queste due squadre si sono, il risultato è stato positivo per le Aquile Nere, mentre il doppio confronto nel 2010/11 si è concluso con un esito diverso.

Per quanto riguarda il Beşiktaş, molto dipenderà dallo stato di forma in casa e come andrà l’adattamento alla Champions. Se riescono a rimanere imbattuto, magari a ottenere due vittorie in casa, la squadra turca dovrebbe essere in grado di garantirsi almeno il terzo posto.

La Champions, per il Besiktas, resta però un’occasione per migliorare dal punto di vista dell’esperienza ma anche e soprattutto dal punto di vista economico. Non ci sono grandi aspettative per il cammino in questa competizione, la cosa più importante è giocarla nuovamente il prossimo anno, e l’unico modo per garantirsi questa possibilità è vincere nuovamente il campionato. Ecco perché mi aspetto che la squadra di Gunes si concentri soprattutto sul fronte interno, anche se questo non significherà gettare la spugna in Europa.

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