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Sconcerti: «Sacchi era una rivoluzione di destra, Sarri una rivolta di popolo»

Sul Corriere della Sera: «La Juve vince anche male, bisogna vedere che farà il Napoli quando avrà meno energia».

Sconcerti: «Sacchi era una rivoluzione di destra, Sarri una rivolta di popolo»

Così Mario Sconcerti sul Corriere della Sera:

«Sarri è molto diverso da Sacchi al di là delle infatuazioni. Uno giocava a utilizzare gli spazi da dietro (Sacchi), l’altro cerca spazio nel mezzo. Non è un’evoluzione. Una è stato una specie di rivoluzione di destra, la squadra al comando, il principe è il tecnico, il suo comandamento. Quella di Sarri mi sembra più una rivolta di popolo, due tocchi e via, un leader in panchina confusionario ma logico, dedito più alla causa che alla storia».

L’editorialista ha solo una perplessità e riguarda la tenuta delNapoli a questi ritmi: «Se il Napoli resiste è una grande squadra per tutte le nazioni. C’è un’agilità e una velocità di pensiero che da vent’anni non si vedeva in Italia. Ma resta il problema di se e quando avrà meno entusiasmo, meno energia. La Juve vince male a volte, ma vince. Se ci riesce anche il Napoli diventerà la sorpresa in Italia e in Champions».

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