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Sarri: «Mi arrapo anche per un’amichevole. Noi e il Benfica facciamo possesso palla, servono due palloni»

Conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Benfica: «I tifosi ci hanno sempre sostenuto, il calcio portoghese ha livelli di eccellenza».

Sarri: «Mi arrapo anche per un’amichevole. Noi e il Benfica facciamo possesso palla, servono due palloni»

Maurizio Sarri in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Benfica.

Come sta il Napoli.

Quello di oggi è l’allenamento più importante, finora ci siamo allenati divisi tra quelli che non hanno giocato sabato e quelli che non erano in campo. In questo momento, è difficile accusare le tre partite in una settimana. Quindi, secondo me sono pronti.

Il Benfica

Affrontiamo la quarta testa di serie in Champions, il livello di difficoltà è altissimo. Ho visto tutte le loro partite, non li ho mai visti in affanno, sempre in controllo della partita e della palla. Sono molto organizzati, hanno una fase offensiva codificata e di grandi doti tecniche. Siamo al top d’Europa, l’anno scorso hanno fatto tremare il Bayern Monaco. Penso che noi dobbiamo andare in campo e fare il meglio che sappiamo fare senza porci nemmeno troppe domande.

La crescita del Napoli nella gestione delle partite di Champions.

Rispetto a Kiev, la partita è ancora più difficile e quindi dobbiamo ancora crescere. Noi abbiamo dei margini enormi, soprattutto nella gestione dei momenti della partita. Spero che questa squadra cresca, i margini ci sono eccome.

Un messaggio ai tifosi.

I tifosi ci hanno sempre sostenuto, non c’è niente da chiedergli. Ci hanno sempre sostenuto, e avverrà anche domani. Affrontiamo una squadra che è abituata ad un grande stadio, sarebbe importante avere il San Paolo pieno.

Si aspettava un Napoli già così pronto? 

C’è poco significato nella classifica del campionato a questo punto, basti pensare all’Inter l’anno scorso in questa fase. Sicuramente, parlando sulla carta, la Juventus è palesemente la favorita del campionato. Però, parliamo della partita di domani: il Benfica ha avuto una partita sfortunata.

Il turnover e la priorità Champions.

Prima di tutto, vediamo com’è l’allenamento di oggi e il rapporto medico, poi prenderemo le decisioni finali.

Il calcio portoghese, nelle sue tre squadre più importanti, è avanti al calcio italiano?

Secondo me il livello medio è più alto in Italia, però i grandi club portoghesi sono ad altissimi livelli. Affrontarli è sempre molto complicato, l’abbiamo visto ultimamente. Ai livelli d’eccellenza, in questo momento i risultati danno ragione a loro. Se vai a vedere l’interezza del loro campionato, la situazione cambia.

Il Benfica che prova a fare possesso palla, proprio come il Napoli.

Porteremo due palloni (ride, ndr). Loro sono forti, indubbiamente è una squadra che gioca da dietro, i due centrali sono forti tecnicamente, a centrocampo hanno calciatori di altissimo livello tecnico, basti pensare a Horta, Salvio e Pizzi. Talento, gestione della palla. Non sarà facile prendere in mano la partita perché quando la palla l’avranno loro non sarà facile riconquistarla. Non sarà semplice, davanti sono pericolosi con Guedes che a me piace tantissimo. Inutile stare qui a preoccuparsi, l’obiettivo è andare in campo e condurre la partita.

Il Napoli è migliore dell’anno scorso?

Ce lo dirà solo il tempo, il calo di prestazioni dello scorso anno è una deduzione giornalistica, dato che abbiamo fatto 41 punti nel girone d’andata e altrettanti nel ritorno. Dobbiamo inserire i nuovi in un contesto difficile, domenica finiremo un ciclo di 7 partite ogni tre giorni. Al ritorno dalla sosta, aumenteremo il numero di effettivi. Non dimentichiamo che molti dei nostri calciatori hanno avuto un’estate difficile dal punto di vista fisico.

Le sensazioni in vista della partita.

Io sono uno che si arrapa prima di una partita, anche se è un’amichevole. Di certo, ci sarà qualche sensazione in più perché è la prima in casa. Differenza tra Champions e campionato? Io spero di no, ma nel caso dovesse esserci è una scelta necessaria, non deliberata.

Gli esterni del Napoli più essenziali contro il Chievo.

Abbiamo discusso nello spogliatoio proprio di questo, dopo Genova. Conto il Chievo i ragazzi sono stati bravi a rispondere subito, ci sono state un po’ di situazioni che potevano essere gestite meglio ma almeno non abbiamo sbagliato per eccessivo individualismo.

L’addio di Higuain e il Napoli che deve essere più squadra. Il Napoli ha metabolizzato questo cambiamento.

Fino al 70esimo metro di campo abbiamo cambiato qualcosina, per forza. L’addio di un accentratore come lui ci ha costretto a modificarci, e per il momento i ragazzi stanno rispondendo bene. Ma io non voglio che il Napoli sia quest, i margini sono amplissimi. Vista l’età di questa squadra, è auspicabile che cresca fisicamente, tecnicamente e soprattutto come mentalità.

 

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