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Sarri: «Non siamo soddisfatti, ma la vittoria è tanta roba. Contento di Milik, ora niente paragoni»

Il tecnico partenopeo nella conferenza stampa postpartita di Dinamo Kiev-Napoli.

Sarri: «Non siamo soddisfatti, ma la vittoria è tanta roba. Contento di Milik, ora niente paragoni»

La conferenza stampa di Maurizio Sarri nel postpartita di Dinamo Kiev-Napoli-

Vittoria e prestazione.

Sono soddisfatto del risultato, è importante aver portato  casa i tre punti dato anche il risultato del Benifca. Il girone è difficile, la partita di stasera è stata solo l’inizio di un percorso complicato. Non sono pienamente soddisfatto della prestazione.

Milik.

Sono contento di lui, non vorrei fare paragoni ingiusti con Higuain. I movimenti iniziano a essere giusti, a venirgli bene. Il problema, questa sera, stava nei possibili errori tecnici e nei palloni persi che potevano capovolgere il match. Ora si tratta di fare meglio nei minuti finali, se avessimo scelto meglio i tempi degli attacchi verticali staremmo parlando di altro.

Personalità ed emozione.

Oggi abbiamo pagato dazio, abbiamo dato importanza enorme al risultato trascurando un po’ la prestazione e la nostra tendenza a fare gioco. Un giocatore che non avevamo ancora affrontato, un qualcosa che ha pesato sui ragazzi. Poi, secondo me siamo stati più forti dei nostri avversari: vincere in trasferta, in Champions League, è tanta roba. Però noi siamo abituati a criticarci, vogliamo diventare qualcosa di veramente importante. Mi ha fatto piacere che i giocatori, a fine partita, la pensassero così. C’era quasi un giramento di palle. Io pretendo che i miei giochino sempre al massimo, nel primo tempo ho visto poca brillantezza e non ho voluto sovraccaricare Hamsik.

La scelta della coppia “offensiva” Ghoulam-Mertens sulla fascia di Yarmolenko.

Noi giochiamo per vincere le partite, è il nostro approccio mentale. Dobbiamo sempre cercare di fare così, poi lo svolgimento della partita può far cambiare qualcosa. Abbiamo giocato in attacco, pur conoscendo la forza di Yarmolenko, se avessimo fatto scelte diverse avremmo potuto limitarlo un po’ di più ma non avremmo avuto la certezza di bloccarlo completamente. Il suo valore è di 25-30 milioni? Per me nessuno vale tutti questi soldi, ma le cifre le fa il mercato. È un top player, ha grandi qualità tecniche. A un certo punto diventa evanescente e poco concreto, deve migliorare nella fase difensiva.

Il calendario propone due partite casalinghe in Champions.

Non facciamo calcoli, stasera abbiamo fatto un passo importante che però finisce qui. Adesso arrivano due gare al San Paolo, ma il girone di Champions si gioca sempre sugli scontri diretti. Stasera ci siamo resi conto di quanto sia equilibrato il nostro girone.

 

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