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Il procuratore di Milik smonta le bugie sullo scouting del Napoli: «Lo seguiva dal 2015»

Intervista dell’agente al giornale polacco Super Express: «L’Ajax non voleva venderlo, a Sarri piaceva già lo scorso anno»

Il procuratore di Milik smonta le bugie sullo scouting del Napoli: «Lo seguiva dal 2015»
Milik

Un’intervista a un giornale polacco, Super Express. Che, da sola, è una notizia. Le parole di David Przemysław Pańtak, agente di Arek Milik, dicono anche altro. Per esempio, che il Napoli non ha assolutamente improvvisato quando si è trattato di andarlo a prendere dall’Ajax. Che Sarri stravedeva per lui anche mentre allenava Higuain, e quindi che la sua scarsa attenzione allo scouting è una leggenda autoprodotta (come era ovvio che fosse). Rivelazioni, retroscena, cose che fanno bene alla narrazione di questo club. Quasi come i 4 gol dell’attaccante polacco che non ha fatto ancora dimenticare Higuain ma che comunque ha cominciato nel modo giusto. Per atteggiamento, modo di giocare, aderenza al contesto. Aspetti che il Napoli conosceva anche prima, altrimenti non avrebbe speso oltre trenta milioni di euro.

La trattativa – spiega Pantak – si è sviluppata in molti incontri, a Napoli ma anche a Bologna e Milano. Il Napoli seguiva Milik dal novembre del 2015, lo hanno fatto visionare in Belgio e in Olanda e poi da tutto lo staff dello scouting. Alla fine, anche da direttore sportivo e allenatore. Lui è un caparbio, lo dimostra in campo ma anche nella gestione dei momenti difficili. Il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, è rimasto colpito anche dal fatto che Arek parla quattro lingue e ora sta cercando di imparare l’italiano. Dà l’impressione di essere un ragazzo maturo e consapevole.

L’annuncio dell’Ajax sulle cifre della cessione.

Inizialmente, lo staff tecnico del club olandese non era favorevole alla cessione di Arek, voleva costruire la squadra intorno a lui. La decisione di rivelare la cifra è stata presa per rispetto dei tifosi. La Serie A è un salto di qualità importante per Arek, ci sono tante squadre forti da affrontare ogni domenica: Roma, Milan, Inter, Juventus, Lazio, Fiorentina. In Olanda, le avversarie di un certo livello erano Psv e Feyenoord.

I bonus sui gol segnati e cos’ha spinto Arek ad accettare Napoli.

Non voglio rivelare troppi dettagli, posso dire solo che si tratta di un contratto davvero importante. C’è però da sottolineare che Arek non è molto interessato alla parte materiale dell’accordo: per lui erano importanti le prospettive di crescita personale e del club, ed è questo il fattore che l’ha convinto ad accettare. Anche l’affetto dei tifosi è stata una componente importante, non ho mai visto una devozione così forte come quella dei tifosi partenopei. Ci sono grandi giocatori, i nomi parlano da soli: Hamsik, Insigne, Mertens, Callejon. È vero che lo stadio non è modernissimo, ma la squadra è costruita davvero bene.

La partenza di Higuain e le aspettative su Arek.

Noi vogliamo che Arek Milik sia Arek Milik e basta, è ovvio che non è ancora ai livelli di Higuain. Lui vuole dimostrare tutte le sue qualità a Napoli, in una città che come figura di culto ha solo Diego Maradona. Arek vorrebbe scrivere una sua storia importante in questo club, non certo ai livelli di Maradona. Però pensate che bello se un giorno i tifosi azzurri attaccassero i suoi poster sotto quelli dell’argentino…

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