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E ora a Sky scoprono che la Juventus è più debole di due anni fa

Come cambia il racconto mediatico dopo un’estate di propaganda. E nessuno si pone la domanda: ma Allegri è davvero impazzito?

E ora a Sky scoprono che la Juventus è più debole di due anni fa

Il giorno dopo Inter-Juventus, insistiamo nella nostra analisi del racconto mediatico. Lo facciamo innanzitutto perché è uno degli elementi che contraddistinguono il Napolista, e in secondo luogo perché è da quest’estate che sorridiamo al racconto di un calciomercato megagalattico della Juventus grazie soprattutto all’acquisto di Gonzalo Higuain. Il 3-1 della Juventus al Sassuolo (col primo gol in contropiede dopo quattro minuti, dicasi quattro, allo Juventus Stadium!!!) aveva scatenato opinionisti e quotidiani. Il salottino Sky era andato in brodo di giuggiole. Il campionato era bello che morto. La Gazzetta aveva titolato “il genio del gol” dopo una doppietta a un Sassuolo piuttosto distratto, per dirla alla de Andrè.

La Juventus resta la favorita per lo scudetto, la netta favorita (del resto, ha vinto gli ultimi cinque campionati, e senza Higuain), ma il campionato deve comunque giocarsi. Così come la Champions. Cè voluto un Allegri decisamente incazzato nella conferenza stampa post-Siviglia per ricordare che ci sono almeno quattro squadre in Champions più forti dei bianconeri.

Veniamo a oggi. Che cosa accade? Accade che la Juventus incontra due squadre che ci tengono a non perdere – Siviglia e Inter – e rimedia un pareggio e una sconfitta. Accade che Allegri in cinque partite ufficiali, soltanto una volta ha schierato insieme Higuain, Dybala (che non segna più) e Pjanic. Appunto contro il leggiadro Sassuolo. Accade che Allegri evidentemente non è così contento della campagna acquisti, visto che a centrocampo deve ricorrere ad Asamoah (come se noi giocassimo ancora con Gargano). E accade che Allegri è consapevole che la difesa ha un anno di più. Di Witsel – tornato a San Pietroburgo dopo aver già fatto le visite mediche con la Juventus – nessuno parla più. A Napoli sarebbe un tormentone.

La Juventus va a Milano contro l’Inter di De Boer descritto come un dilettante allo sbaraglio (uno che ha allenato sei anni l’Ajax) e perde dopo essere andata in vantaggio.  Quel De Boer che i media italiani andavano spernacchiando da giorni. Oggi la Gazzetta è costretta a un’arrampicata sugli specchi.

Solo una settimana fa, dopo la prova di forza col Sassuolo (sigh!), guardavamo alla Juve come a un Dream Team da Nba calato in un campionato amatoriale e sbalordivamo davanti ai 10 minuti di Higuain come davanti all’esperimento atomico della Corea del Nord: arma impropria. Solo tre giorni fa dovevamo ricorrere alla parola «vergogna» per commentare la sconcertante prestazione dell’Inter, presa a sberle da modesti israeliani, mandata allo sbaraglio dal turnover suicida del suo allenatore, spettatore apatico dello scempio. Ora dobbiamo raccontare un mondo capovolto.

Non ci voleva molto, vorremmo ribattere noi. Se arriviamo a scambiare, alla terza giornata, il Sassuolo col Real Madrid, c’è un problema. Oggi assistiamo alla pronta riabilitazione di De Boer e scopriamo che “qualcuno può illudersi che le tante stelle comprate in estate possano decidere per conto loro. Invece Max dovrà recuperare in fretta l’antico spirito di squadra e di combattimento”. Più equilibrati Repubblica e Corriere della sera che non si erano fatti trascinare dall’entusiasmo per un 3-1 posticcio come una banconota da 30 euro. Di Tuttosport abbiamo già scritto.

Ancora nessun accenno all’equilibrio della squadra e quindi alla campagna acquisti.

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Ci sono invece arrivati nel salottino Sky. Bisogna riconoscerlo e noi telespettatori non credevamo ai nostri occhi. Abbiamo ascoltato Caressa dichiarare: “L’ho sempre detto che il centrocampo di questa Juve è decisamente inferiore a quello che due anni fa raggiunse la finale di Champions, e la difesa ha due anni di più”. Ma come? Non erano invincibili fino alla settimana scorsa! Non era illegale segnare due gol al Sassuolo in gita a Torino? Eppure bisogna riconoscere che le critiche ieri sera a Sky non sono mancate. Bergomi ha anticipato che Allegri passerà alla difesa a quattro, Vialli ha detto che non avrebbe schierato Pjanic, anche lui ha ricordato Pirlo, Pogba, Vidal. Di Higuain in panchina non si è parlato tanto, evidentemente era troppo l’imbarazzo. E ancora non hanno affrontato il tema dell’echilibrio. Ma hanno elogiato il Napoli, Sarri e Milik. Va detto anche questo. C’è chi assicura che stamattina in un servizio ha sentito parlare di rosa incompleta. Un po’ come il tam tam su Italia-Inghilterra in Fantozzi.

Infine, ribadiamo. La Juventus resta la favorita – ci mancherebbe – ma il Napolista non era folle quest’estate a sorridere davanti a gesti sconsiderati e a magliette buttate nei gabinetti per quello che può essere considerato l’affare del secolo. E per una campagna acquisti juventina che ha goduto di una propaganda degna del cinegiornale Luce. Nel frattempo, Benatia ha subito un altro infortunio muscolare. Non sono mica fessacchiotti i bavaresi del Bayern.

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