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Mi hanno sequestrato la carta igienica di Higuain perché lesiva per il Napoli

Ieri allo stadio San Paolo per Napoli-Benfica: una steward ha sequestrato i due rotoli. Una domanda: da quando lo sfottò è un’offesa?

Mi hanno sequestrato la carta igienica di Higuain perché lesiva per il Napoli

Caro Massimiliano, 

ti scrivo perché ieri ho fatto diretta esperienza dei vertici di assurdità cui può arrivare il politicamente corretto, in questo caso applicato allo spettacolo calcistico. Ma raccontiamo i fatti ché le considerazioni sono noiose.

Da tempo avevo promesso ad una mia amica romana di portarla con me a Napoli per vivere il clima del san Paolo e il suo pubblico. Ieri l’ho fatto, e ho pensato di far vedere alla signora anche gli aspetti più folclorici. Tanto è bastato perché comprassimo, fra risate e battute, prima la “sciarpa dell’evento” e poi due rotoli di carta igienica con la la faccina del Grande Traditore.

Dopo pochi minuti, all’ingresso della tribuna, i due rotoloni sono stati sequestrati. Una giovane e cortese stewardina ci ha spiegato che erano potenzialmente lesivi per il Napoli. “Se la tv dovesse inquadrarli la società potrebbe esserne danneggiata”. Deduco che la direttiva venga direttamente dalla società, forse di concerto con le stazioni tv che mandano in onda i vari campionati. E devo dire, resto basito.

Stadi nei quali si urla qualsiasi cosa, sono danneggiati da uno scherzo “innocente”?

Ne scrivo a te perché insieme, quando collaboravo al Napolista, facemmo la campagna per la punizione dei cori contro Napoli. Quindi né io né voi possiamo essere accusati di essere cultori dei linguaggi di odio. Anzi. E però noi perdemmo quella battaglia, perché cantare “Vesuvio lavali col fuoco” era, disse Caressa a Sky, “sfottò” e ci fu chi ci accusò di essere bigotti, oltre che, beninteso, vittimisti.

E però uno sfottò che è tale ad ogni evidenza adesso è diventato offesa.

Forse, come dice il professor Guido Clemente, mio vicino di Tribuna Nisida, “la civiltà è diventata un danno antropologico per Napoli”. Forse perché, dico io, il politicamente corretto più che una regola è una superstizione che fa danni senza fine

Grazie per l’ospitalità e buon lavoro.

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