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Martedì l’incontro tra Pallotta e la Raggi per il nuovo stadio della Roma

Repubblica spiega che il progetto potrebbe scatenare una lotta politica: da una parte il m5s e la giunta capitolina, dall’altra la Regione e il governatore Zingaretti.

Martedì l’incontro tra Pallotta e la Raggi per il nuovo stadio della Roma

Il giorno ics è martedì 13 settembre: il Napoli esordirà in Champions League, la Roma si gioca una buona parte del suo futuro. Sabato, infatti, è atteso in Italia James Pallotta. Che, tre giorni dopo, avrà il primo incontro in Campidoglio per discutere del nuovo stadio. Secondo Repubblica, il summit avverrà alle 14 e sarà il preludio a un vero e proprio scontro politico tra Comune di Roma Capitale e Regione Lazio: nessuno, leggiamo «ha voglia di appendere il cappello sul “sì” definitivo, nonostante gli investimenti per un miliardo e 200milioni, di cui un terzo in opere pubbliche, previsti dal dossier. Mettere la firma definitiva vuol dire assumersene la responsabilità (anche giudiziaria)».

Il progetto del nuovo impianto di Tor di Valle è in mano alla sindaca Raggi, al vice Frongia e all’assessore all’urbanistica Berdini. L’incontro con il patron giallorosso sarà conoscitivo, e seguirà di un giorno il primo incrocio con il governatore Zingaretti. Nel frattempo, ecco come procede il progetto: il Campidoglio ha inviato agli uffici regionali la documentazione, e da qui sono scattati i 180 giorni che la legge impone come tempo per far ratificare il via libera alla giunta regionale. Zingaretti ha sollecitato il parere sulla conformità del progetto alla delibera di pubblico interesse, ma secondo Repubblica ignorerà il consiglio. E farà partire, forse già da martedì prossimo, la conferenza di servizi decisoria. L’ultimo step prima dell’inizio dei lavori.

A quel punto, toccherebbe di nuovo al Comune dover approvare il progetto: c’è distanza tra l’idea della Roma (che crede che questo, dopo la delibera di pubblico interesse, sia un atto dovuto e quindi valga come delega per l’approvazione delle varianti al piano regolatore) e quella di Zingaretti e della sua giunta, che invece pensano che il Campidoglio dovrà votare le modifiche al piano. I prossimi giorni saranno decisivi. Per lo stadio, e quindi per l’intero progetto giallorosso.

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