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Le 10 cose che ci ha detto Genoa-Napoli

Da Reina a Sarri, passando per Insigne, Hysaj e i calci piazzati, dieci spunti di riflessione sul match di Marassi.

Le 10 cose che ci ha detto Genoa-Napoli

L’amaro in bocca ce l’ho ancora stamattina. Non tanto per non aver vinto a Genova, campo ostico, ma per come si è svolta la partita. Ripercorrendo mentalmente lo svolgimento del match mi viene da fare alcune considerazioni:

1- Reina ha ritrovato se stesso. Sicuro, reattivo, questa volta qualche miracolo l’ha fatto, lui che ultimamente ci ha fatto sentire scettici circa questa capacità.

2- Soffriamo troppo spesso sulle fasce. Ocampos e Laxalt sembravano imprendibili per il povero Hysaj che dopo la partita ha dovuto prendere un’aspirina per il mal di testa.

3- Anche Ghoulam ha preso un’aspirina: soffre spesso sullo stretto e ha fatto fare un figurone da funamboli a Lazovic e Ntcham.

4- I due centrali hanno retto bene. Con Reina hanno salvato la partita. Ma quando sono chiamati a impostare…

5- Juric è un volpone. Ha studiato bene il gioco del Napoli che ormai conoscono anche i preti degli oratori, e non solo ha bloccato Jorginho come ormai hanno imparato a fare tutti, ma ha anche messo Rincon su Hamsik nel caso questi surrogasse il collega. Così restava solo Allan notoriamente grande incontrista ma capace di impostare il gioco come io posso parlare cinese.

6- Abbiamo visto l’applicazione dello stalking nel calcio. Rigoni e Rincon tampinavano Jorginho e Hamsik come se volessero violentarli davanti a decine di migliaia di occhi. Mi ricordo di Fascetti che una volta disse: dobbiamo marcare stretto a uomo, anzi, a donna!

7- L’incapacità di Sarri di cambiare il volto delle partite quando il Napoli è in difficoltà. Questa limitazione s’è vista anche in altre occasioni. Con due mediani bloccati su tre, l’unica mossa è stata quella di far impostare il gioco da dietro, da Koulibaly e da Albiol. Ma si è dimenticato di spiegare ai nostri centrali che impostare il gioco non significa buttarsi a testa bassa contro le difese avversarie perdendo così pericolosamente la palla. Poiché in conferenza stampa ha affermato che il Napoli ha dominato per 85’ (!) vuol dire che prendendo appunti sul suo taccuino si è distratto totalmente e non ha notato, per esempio che quando la nostra difesa liberava, a centrocampo c’erano sempre due o tre del Genoa che riprendevano la palla e gli azzurri intanto erano a spasso per il campo a cercare quadrifogli. Ma non solo questo, beato Maurizio.

8- Non basta platinarsi i capelli per essere Messi. Ah Lorenzo, come hai fatto a non buttarla dentro da pochi metri? Perin ancora ringrazia del passaggio amorevole. Ma anche Mertens questa volta è stato fumoso come un vecchio diesel. Milik è ingiudicabile visto l’apporto che ha avuto dalla squadra. Unica novità: ha anche il destro! Fare entrare Gabbiadini per pochi minuti è stata una crudeltà vicina al sadismo.

9- Ma i calci piazzati, a cosa ci servono? Per noi, tranne qualche caso isolato, corner e punizioni ci servono come la forchetta per mangiare il brodo. Andremmo meglio con i rigori, ma stranamente gli arbitri sono restii a fischiarli al Napoli per qualche oscura ragione. Forse bisogna arrivare a cinque per averne uno. Ci stiamo arrivando.

10- Le interviste di Sarri sono molto intelligenti, opportune e oggettive. Ma le migliori sono quelle (non) rilasciate quando il Nostro è in silenzio stampa…

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