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La probabile formazione del Napolista: titolarissimi in campo, dubbi Insigne e Zielinski

Le nostre considerazioni sulla formazione di stasera, sui ballottaggi e sulle possibili scelte di Maurizio Sarri.

La probabile formazione del Napolista: titolarissimi in campo, dubbi Insigne e Zielinski
Milik e Insigne dopo il 2-1 al Bologna (foto Cuomo, tratta dal sito del Napoli)

Ce l’ha spiegato sabato sera, Maurizio Sarri. Argomentando e motivando, pure con una certa dovizia di particolari. I nuovi non sono ancora pronti, soprattutto per entrare in un sistema strutturato e particolare come quello del Napoli. Ci vuole tempo, ha detto, per poterli vedere all’opera. E c’è anche un fondo di coerenza, rispetto a questa affermazione, nel turnover che finora è stato proposto in questa stagione: i tre calciatori più uno coinvolti nelle rotazioni (Mertens, Zielinski, Maggio e Strinic) sono quelli che già conoscevano il modo di giocare di Sarri, per esperienza diretta. Tutti e quattro, a loro modo, sono stati utilissimi. Col tempo, quindi, anche gli altri nuovi lo saranno.

Detto questo, la formazione di Napoli-Benfica. Che a questo punto risulta facile da indovinare, anche se qualche piccolo dubbio rimane. Andiamo a vedere quali, e perché.

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Allan-Zielinski

Partendo da Reina, primo dubbio di formazione. Può sembrare strano, ma è proprio così. Ed è un ballottaggio che ci porteremo dietro per tutta la stagione, di cui parleremo prima di ogni partita. Piotr è già più dodicesimo di Mertens, anche perché il dualismo sulla fascia sinistra del tridente si sta risolvendo in un’alternanza quasi perfetta e quindi ci sono due co-titolari veri e propri, ancor più dell’anno scorso. Tra il brasiliano e il polacco le gerarchie non sono ancora proprio paritetiche, ma poco ci manca. E non è demerito di Allan, quanto (pienissimo) merito di Piotr. L’ex Empoli non è un fine dicitore, ma un centrocampista completo e pure fisico. Corre, lotta, gioca, smista e porta la palla su. Eppure, per questa sera, il favorito è Allan. Non fosse altro che per la storia dei due palloni, di Napoli e Benfica che giocano entrambe cercando il possesso e quindi prima di giocarla, la palla, è importante che qualcuno la tolga agli avversari. Da questo punti di vista, Allan offre più garanzie. E quella di stasera è la Champions League. Come dire: Piotr, stacce. Che il tuo tempo è già arrivato, e arriverà ancora. Però, non stasera (almeno non da titolare).

Mertens-Insigne

Il classico. Stavolta, toccherebbe a Dries. Eppure, come abbiamo già scritto in questi tre giorni, Lorenzo sta reagendo benissimo a questo inizio di stagione un po’ così. Atteggiamento giusto, impegno giusto, anche modo di giocare giusto. L’ha detto Sarri, si sono parlati nello spogliatoio e hanno risolto problemi di eccessivo individualismo. Non ha fatto il nome di Insigne, ma se parli di individualismo e di esterni offensivi senza specificare il complemento oggetto della tua frase in realtà l’hai fatto. Comunque: Mertens favorito, ma la scelta non è scontata. Anche perché, stesso discorso fatto sopra per Allan: questi sono forti, il contributo in fase passiva sarà importante. Insigne, da questo punto di vista, è ancora più bravo di Mertens. E poi, sarebbe il primo match “importante” da titolare per Lorenzo, un’ulteriore iniezione di fiducia in un sistema che sta carburando autostima. Non sarebbe una cattiva idea.

Milik-Gabbiadini

Facile, qui. Anche se il Manolo di Napoli-Chievo è stato finalmente un centravanti. Non ancora eccellente, ma comunque un centravanti. E il gol è l’ultima cosa, anche perché è un gol alla Gabbiadini di sempre. Movimenti, sponda, presenza. Arek, poi, non ha proprio brillato nell’ultima da titolare (a Genova). Come dire: due indizi. Non ancora tre, ma l’ex Samp è in recupero. Quello che ci auguravamo tutti, per il bene del Napoli ma anche per quello di loro due, il polacco e il bergamasco. Una sana concorrenza interna che può anche rivelarsi positiva.

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