La nostra formazione per Genoa-Napoli: dualismi, ballottaggi e rotazioni in vista di Napoli-Chievo e Napoli-Benfica.
Questione di Chievo, questione di Champions. Genoa-Napoli di mercoledì è un’anteprima succosa, importante, impegnativa dell’ultima settimana e mezzo prima della sosta. Dopo il Grifone al Ferraris, Chievo e Benfica al San Paolo e poi l’Atalanta a Bergamo. Qualcuno ha sussurrato che Sarri vorrebbe vincerle tutte, la realtà (almeno secondo noi) è che farà il possibile per provarci con la squadra più fresca e più logica. Ecco perché, allora, la trasferta ligure potrebbe essere in qualche modo equipollente al match di Champions: ok, il Genoa non è il Benfica ma neppure il Chievo. E se i veneti hanno tutte le sembianze della bestia nera storica, è vero pure che una squadra che ambisce a vincere tutte le partite di una serie di sette non deve farsi condizionare da questi parametri, quanto dal calendario e dalla forza dell’avversario. Genoa in trasferta, più forte del Chievo. E a tre giorni dal match casalingo contro i clivensi, e a una settimana dal Benfica. Quindi: i calciatori più in forma oggi, turnover sabato e poi di nuovo tutti in campo contro i portoghesi. La scelta più logica, anche se il calcio non è una scienza esatta.
Hysaj – Maggio / Ghoulam-Strinic
Il ruolo degli esterni difensivi è sempre quello più difficile su cui intervenire, almeno per questo Napoli. Che è una squadra fondata, e non diremmo un’esagerazione, sull’utilizzo di due esterni difensivi dalle caratteristiche particolari: Ghoulam, più offensivo, a sinistra; Hysaj, più orientato alla fase difensiva e al supporto di Callejon, a destra. Le percentuali che scegliamo oggi sono una conseguenza di questo squilibrio di forze (che si altera un po’ con i due calciatori di riserva, Maggio e Strinic), della dinamica di calendario di cui parliamo sopra e pure dell’utilizzo del biondo croato per Napoli-Bologna. Maggio con un 5% in più rispetto all’ex Dnipro, uscito per stanchezza nel momento fondamentale della partita (dopo una buona prova). La sensazione generale, però, sembra portare a un altro match con la coppia titolare. Più probabile un turnover ragionato per Napoli-Chievo.
Allan/Hamsik – Zielinski
As usually, per dirla all’inglese. Ormai, in questa zona del campo, non ci sono certezze. Zielinski è sempre in corsa per una maglia da titolare, a questo punto Hamsik sembrerebbe l’indiziato numero uno per un turno di riposo in caso di inserimento del polacco dal primo minuto (il capitano è sempre partito dall’inizio). Anche perché l’Allan visto per pochi minuti contro il Bologna si segnala per un continuo e progressivo miglioramento della condizione. Non riusciamo a sbilanciarci, in questo caso. Nel caso Sarri dovesse optare per la coppia di titolarissimi, praticamente certo l’ingresso a gara in corso di Piotr. Quindi, cambierebbe poco.
Jorginho/Diawara
Era la suggestione di Napoli-Bologna, alla fine Sarri ha deciso che non era ancora tempo. Salvo rivolgere parole di apprezzamento, nel postgara, per il centromediano guineano. Come dire: ci siamo quasi, anche se la trasferta di Genova, contro una squadra intensa e che molto probabilmente giocherà uomo su uomo a centrocampo (la partita dell’anno scorso al Ferraris fu uno dei primi esempi di gioco delle marcature sui calciatori azzurri) non pare proprio la gara adatta per un esordio che stravolga le gerarchie. Qualche punto percentuale “di sicurezza”, però: vuol dire che l’esordio è vicino, magari con il Chievo…
Mertens/Insigne
Lorenzo ha giocato bene contro il Bologna, ma con il cruccio del gol: troppi tiri, anche velleitari; e l’occasione del 3-1 cestinata a tu per tu con Da Costa. Le gerarchie di questo ruolo sono quelle del calendario, con Dries che si prepara per il Genoa e per la Champions e Lorenzo che sembra più in corsa per il match di mezzo con il Chievo. Ma è solo una sensazione, siamo vicinissimi a un duello paritetico per il ruolo di esterno sinistro d’attacco. Merito dell’atteggiamento giusto di Insigne, dell’inizio a mille all’ora di Mertens. Loro sono la coppia a cui tendere, per qualità assoluta e intercambiabilità, in ogni zona del campo. Sono l’esempio.
Milik/Gabbiadini
Ok, Manolo deve recuperare fiducia. Ok, Manolo ha bisogno di sentire (ancora di più) il supporto della sua squadra e dell’ambiente. Ma il Milik visto in questo inizio di stagione, semplicemente, non si può togliere dal campo. In vista della Champions, Arkadiusz è fondamentale. Quindi, solito discorso: il polacco ora e mercoledì prossimo in campo, per Manolo (forse) una chance con il Chievo. Ci sembra giusto, questione di adattabilità tattica e di rendimento. La doppietta col Bologna, bella e importante, è una sentenza momentanea sulle gerarchie. La speranza di tutti è che Manolo possa rimetterle in discussione quanto prima. Però, ora e oggi, è il tempo di Milik.