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La Francia contro Cavani, di nuovo: «Poteva essere un eroe, ma è troppo goffo»

Nonostante il gol immediato, altra notte horror per il Matador. Lui ammette gli errori, ma deve subire l’ironia dei giornali francesi,

La Francia contro Cavani, di nuovo: «Poteva essere un eroe, ma è troppo goffo»

Sembrava potesse essere la sua notte. Sembrava fosse arrivata la partita della redenzione agli occhi del Parco dei Principi. Un minuto, colpo di testa e gol. Psg in vantaggio, Cavani idolo delle folle e Ibrahimovic cancellato dai ricordi, almeno per 90 minuti e fino alla prossima partita. Poteva andare così, ma poi finisce che superi il portiere in dribbling e metti il pallone fuori a porta vuota; finisce che Verratti ti regala un pallone meraviglioso, da stoppare e schiantare in porta e invece manchi la girata al volo; finisce che sei a tu per tu con Ospina, palla al piede e lo colpisci in pieno.

Insomma, un deja vu. Come titolato, semplicemente, dall’Equipe. Che spiega e scrive «L’uruguaiano avrebbe potuto essere l’eroe della serata. Ma, a causa della sua solita goffaggine, ha mancato troppi gol». Alla fine, gli errori sono risultati decisivi. Perché l’Arsenal ha pareggiato con Sanchez, impattando un 1-1 preziosissimo a Parigi. E Cavani è finito di nuovo nell’occhio del ciclone: il passaggio da Matador a “ratador“, che non è letteralmente traducibile dal francese ma potrebbe essere interpretato con un maccheronico “sprecador”.

I voti dei pagellisti sono pessimi, ed è un caso limite considerando il gol segnato: 4 per l’Equipe, 3 per Le Parisien. Noi, però, scegliamo di riportarvi il giudizio al 4.5 di So Foot, il nostro giornale francese preferito (perché ha scritto che «Il Napoli gli piace). A dire la verità, sono belli anche perché sono cattivelli: «Un gol segnato e tante occasioni mancate. Edinson è il ragazzo che fa bene tutto quello che ci vuole per sedurre una ragazza, ma che poi le versa l’ultimo bicchiere di vino sul vestito, alla fine della serata». Poesia.

Edinson, poverino, si difende così: «Mi assumo la responsabilità degli errori che ho commesso. Ho avuto tre, quattro occasioni nette, ma bisogna dire che esiste pure il portiere avversario, che ha un compito ben preciso: per impedirmi di far gol. A volte funziona, altre no, così è il calcio». Solo che, caro Matador, in Francia dicono che a te non funziona quasi mai. O comunque molto poco. Che peccato. Forse non è l’ambiente per te. Noi ti avremmo riaccolto a braccia aperte, accanto a questo Milik non saresti stato proprio male. Invece, ti tocca subire l’ironia tagliente e le critiche dei tuoi tifosi. Tifiamo per te, comunque. Vogliamo che ti riprenda. Nel caso andasse male, però, sai dove trovarci. Ti faremmo bene.

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