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E se alla fine il secondo portiere fosse Rafael?

Un’ipotesi che si è fatta strada dopo i buoni riscontri che il brasiliano ha fatto registrare a Dimaro e nelle amichevoli contro Nizza e Monaco.

E se alla fine il secondo portiere fosse Rafael?

In questi giorni caldi del calciomercato impazza a più non posso il nome di Marco Sportiello come possibile nuovo secondo portiere del Napoli e futuro titolare, si tratta certamente di un calciatore d’indubbie qualità e rendimento, mostrati nel corso delle ultime due stagioni da titolare con la maglia dell’Atalanta.

Tuttavia nel corso dell’estate, mentre i giornali inseguivano notizie o, molto più spesso, creavano romanzi a puntate, si è fatta strada sul campo un’ipotesi che giunti quasi a metà agosto non è possibile ignorare: ossia che Rafael possa essere il secondo di Reina in questa stagione.

L’esperienza del ventiseienne portiere brasiliano con i colori del Napoli è nota, arrivato nell’estate del 2013 con l’idea di diventare il titolare azzurro dopo un anno di apprendistato alle spalle di Pepe, il suo percorso venne interrotto nel momento migliore da un infortunio al ginocchio nella trasferta europea sul campo dello Swansea che lo costrinse ad unlungo stop. Rientrato come titolare nella stagione seguente in una squadra che aveva diverse difficoltà difensive e con una paurosa attitudine a giocare partite sulle montagne russe, fu evidente a tutti che il Rafael post-infortunio aveva perso qualcosa.  Forse sicurezza nei propri mezzi fisici, forse tranquillità e fiducia in sé stesso, aspetti già importanti per qualsiasi atleta ma che per un portiere di calcio possono segnare il confine tra successo e fallimento in ogni istante.

Nonostante la vittoria da protagonista nella Supercoppa 2014, le esitazioni dell’estremo difensore brasiliano ormai ricorrenti culminarono nell’errore grossolano della trasferta di Palermo che gli costò la maglia da titolare. Da allora solo panchina per lui che infatti nella stagione appena trascorsa ha totalizzato zero minuti, designato come terzo alle spalle persino di Gabriel, ma potrebbe quest’anno di allenamento e lavoro silenzioso aver giovato in qualche modo all’ex muralha del Santos?

La premessa di qualsiasi ragionamento è che solo lo staff tecnico del Napoli è nella posizione di esprimere un giudizio sulla scelta dei portieri, a chi osserva dall’esterno restano solo impressioni e sensazioni basate su quanto osservato negli allenamenti durante il ritiro e nelle amichevoli fin qui disputate. Ebbene il Rafael visto a Dimaro appena sbarcato dal Brasile due estati or sono impressionò per presenza tra i pali e reattività, aspetti che si sono rivisti con forza negli allenamenti in Trentino il mese scorso. Anche nelle amichevoli (che è chiaro hanno un peso specifico relativo) contro Nizza e Monaco il portiere ha dato la netta sensazione di essere più maturo, tranquillo e consapevole di quello visto l’ultima volta in campo due anni fa, mostrando anche una diversa attitudine nel guidare la difesa. Che si tratti di normale processo di maturazione o che effettivamente il brasiliano abbia ritrovato quella confiança indispensabile per giocare tra i pali a calcio è giusto chiedersi se il Napoli possa contare e debba puntare su di lui in questa stagione.

Intanto l’allenatore del Napoli ha finora scelto di preferire il brasiliano a Sepe schierandolo sempre titolare (e provocando ripetuti mal di pancia al procuratore di quest’ultimo), vedremo se Sarri con il suo staff riterrà in via definitiva che Rafael sia l’uomo giusto per affiancare Pepe in questa stagione che si avvia a cominciare o se il Napoli dovrà ricorrere al mercato per una soluzione diversa.

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