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Il Napoli si riprenda dallo shock Higuain

A tre settimane dall’inizio del campionato, la squadra non pare adeguata. Ecco che cosa manca, in entrata e in uscita.

Il Napoli si riprenda dallo shock Higuain
Mertens e Koulibaly (foto Ciambelli)

La cessione di Higuain non sembra aver sconvolto solo i tifosi, anche la società sembra spiazzata. Comunque la si pensi sulla vicenda, su chi ha fatto l’affare, sul ruolo del Presidente e del giocatore, una cosa è certa: tra tre settimane inizia il campionato e la squadra non pare adeguata. Lo splendido campionato dello scorso anno, culminato con il secondo posto e la qualificazione diretta alla Champions League, con tanto di relativi introiti, ci faceva sperare in un mercato, se non di miglioramento, almeno di consolidamento.

Gli arrivi di Tonelli e Giaccherini non vanno sottovalutati. Un difensore centrale in più (sempre se resta Koulibaly) ed un giocatore eclettico come l’ex bolognese consentono a Sarri di avere qualche freccia in più al proprio arco, ma manca qualcosa.
Innanzitutto un portiere. Reina ha lasciato il ritiro per infortunio. Nella scorsa stagione è riuscito a garantire una presenza costante, ma una squadra che deve affrontare tre competizioni deve avere un’alternativa valida che, al momento, non sembra esserci. In secondo luogo uno o due centrocampisti. E’ il reparto dove l’anno scorso abbiamo sofferto di più la carenza di ricambi. I tre titolari Allan, Jorginho e Hamsik non hanno sostituti. David Lopez garantisce cuore e quantità ma ha caratteristiche profondamente diverse dal terzetto appena nominato. Valdifiori non è stato all’altezza delle aspettative e della fiducia che Sarri aveva in lui. Urge, dunque, correre ai ripari.
Il Napoli, invece, per ora ha preso Milik (anche se manca l’ufficialità e, viste le ultime trattative, nulla è sicuro – vedasi l’affare Tolisso) e, pare, insegue Icardi. Le parole di Sarri e De Laurentiis non lasciano presagire una partenza di Gabbiadini. Forse l’ingaggio di Icardi, per il quale le cifre che girano si attestano intorno ai 60 milioni di euro (3 anni fa l’Inter lo prese dalla Sampdoria per 6 milioni), risponderebbe più ad un’esigenza mediatica che tecnica. Sicuramente creerebbe una certa sovrabbondanza in attacco dove il Napoli può contare già su Insigne, Mertens, Callejon, Giaccherini, Milik e Gabbiadini.
L’impressione è che la società stia arrancando e che non venga trovato il bandolo della matassa.
Di tempo ce n’è ancora, ma non tantissimo.
Qualche parola andrebbe spesa anche sul mercato in uscita. È chiaro che prima di rinfoltire la rosa è un bene che almeno non si parli di cessioni, ma mi piacerebbe sapere se nei piani del Napoli rientrano ancora il già citato Valdifiori, El Kaddouri e Maggio, l’anno scorso utilizzati poco e, soprattutto, controvoglia da Sarri. Stesso discorso anche per Strinic, che non sembrava nelle grazie dell’allenatore.
Il Napoli ha parecchi soldini in cassa e De Laurentiis, al netto di quel che dicono i suoi detrattori, ha sempre dimostrato (con l’eccezione del secondo anno di Benitez) di saper reinvestire con oculatezza e sagacia.
L’imperativo ora è quello di riprendersi immediatamente dallo shock Higuain, schiarirsi le idee e preparare al meglio il Napoli 2016/17. C’è la Champions da onorare, c’è la coppa Italia e ci sono 37 partite di campionato più una da disputare.
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