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La Roma ha venduto Pjanic per rispettare il fair play finanziario

Un’analisi di Marco Bellinazzo sulla delicata situazione economica in casa giallorossa

La Roma ha venduto Pjanic per rispettare il fair play finanziario

La cessione di Miralem Pjanic alla Juventus è il salvagente economico della Roma, in difficoltà con la Uefa per il rispetto dei parametri del fair play finanziario. I giallorossi, in attesa dei bilanci definitivi e certificati della stagione 2015/2016, guardano con ottimismo al futuro grazie alla plusvalenza garantita dall’addio del bosniaco, che si inserisce in un circuito virtuoso da 30 milioni di euro.

Secondo quanto spiega Marco Bellinazzo in un’analisi pubblicata su Goal.com, la società di James Pallotta ha sostanzialmente raggiunto i risultati imposti dall’Uefa dopo il settlement agreement stipulato poco più di un anno fa, e che era seguito alle restrizioni accusate nella scorsa stagione: limitazione della lista “A” per le competizioni Uefa (da 25 a 22 giocatori), necessità di rimanere con saldo attivo al calciomercato e una multa “sospesa” di sei milioni di euro. 

La probabile chiusura del prossimo bilancio in linea con le direttive Uefa (con perdite al 3016 inferiori al 50% di quelle di un anno fa) permetterà alla Roma di evitare la seconda tranche di pagamento della multa (due milioni sono stati già versati, i quattro non verranno quindi addebitati) e di tornare a poter operare con libertà sul mercato e nella presentazione della lista Uefa. Il tutto, grazie all’addio di uno dei calciatori più importanti dell’organico, finito a rinforzare una concorrente diretta. Come dire: l’importanza di saper gestire le proprie economie. E di evitare addii molto dolorosi. 

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