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Higuain e una conferenza stampa sul passato. Tanto Napoli, poca Juve

La prima conferenza stampa di Higuain juventino è stata rivolta quasi esclusivamente al Napoli. Alla Juve solo i ringraziamenti di rito.

Quando ho sintonizzato la tv su Sky per assistere alla conferenza stampa di benvenuto di Gonzalo Gerardo Higuaín detto el “pipita” immaginavo il solito cliché dell’attaccante monstre comprato per una cifra monstre che promette lavoro, lavoro, lavoro, per conquistare la Champions League, l’obiettivo per il quale è stato pagato 90 milioni. Al Napoli sarebbe stato dedicato un ringraziamento ai tifosi, a mr. Sarri, una battutina velenosa per De Laurentiis e nulla più. Nella norma, insomma. Come accaduto in tantissime conferenze stampa viste e vissute. Ed invece. La Juve era il convitato di pietra. Sedici minuti a rispondere di Napoli, sul Napoli, su Sarri, sui tifosi. Gli insulti paradossalmente ce li ha messi lui dentro perché nessun giornalista, anche del nord, li ha ritenuti meritevoli di una domanda. Excusatio non petita, accusatio manifesta ed alla fine dei sedici minuti sedici di conferenza stampa un sospiro di sollievo: è finita. Una forca caudina dalla quale doveva passare. E questa sarà ricordata come una conferenza stampa sull’addio al Napoli piuttosto che sulle future motivazioni. Al punto che ad un certo punto stufo delle domande lo stesso Higuain ha ripetuto come un mantra. “A questo punto non posso che aggiungere ancora una volta che sono grato alla Juve” bla, bla, bla. Forse l’unico momento che ha scosso un ambiente compassato, a parte la fucilata a De Laurentiis, è stato il riconoscimento a Del Piero. Totti è per Higuain un “grandissimo giocatore” ma se si fosse risparmiato quel termine di “nomadismo economico” al pipita non sarebbe dispaciuto affatto. Higuain sarà pure un giocatore della Juve ma, per la prima volta, Napoli ha conquistato lo Stadium per una conferenza stampa sul passato che farà storia. Ci aspettiamo ora che Milik ci parli di vita morte e miracoli dell’Ajax.

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