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Ci conviene fare le barricate per evitare Higuain alla Juventus?

POSTA NAPOLISTA / Resterebbe da noi solo un altro anno, meglio prenderci Rugani soldi e poi puntare Icardi

Ci conviene fare le barricate per evitare Higuain alla Juventus?
Higuain

Ma scusate, sicuro che convenga fare le barricate per tenerci un altro anno (perché di questo si parla, non per  averlo “per sempre”) il nostro tanto amato Higuaìn?

Ragioniamo: va alla Juve (e non pensiamo che lì ripeta il campionato fatto col Napoli, sia perché da noi i calciatori danno quel qualcosa in più che non altrove, sia perché tra i bianconeri non sarebbe il leader tecnico della squadra come a Napoli ma avrebbe compagni come Dybala, Pogba, Buffon, Bonucci, ecc) e da noi arrivano una paccata di danaro (60? /70?) e un calciatore tipo Rugani (magari anche Pereyra) che l’anno scorso abbiamo tentato di prendere a tutti i costi (anche in chiave Sarri) e che ci permetterebbe di vendere il tanto richiesto Koulybaly, portando un’altra paccata di soldi.

E con tutti questi milioni da reinvestire (come avvenne per la cessione di Cavani – che pure sembrava insostituibile per noi tifosi – al Psg) ci prendiamo Maurito Icardi che aspira a cambiare squadra (e ingaggio), che è giovanissimo, che con Sarri crescerebbe ancora di più con margini potenziali superiori al quasi trentenne Pipita e che soprattutto è fortissimo come attaccante, è un ragazzo serio e disciplinato (a detta di tutti, tanto è vero che nell’Inter è il capitano nonostante l’età) ed è a sua volta un investimento destinato a crescere nel tempo, al contrario di Higuaìn che ora è all’apice della sua quotazione, ma tra un paio d’anni?

Il Pipita ci ha fatto godere, ci ha fatto sognare, ma la situazione che si è creata ha ormai rotto il sentimento di appartenenza che si era creato con lui quando ballava e cantava sotto la curva “…Difendo la città…”, visto che andrebbe in quella squadra i cui tifosi più che “difendere la loro città”, offendono la nostra!

E se fossero in vendita, suggerirei a tutti i tifosi del Napoli, di comprare un po’ di cinismo e lucidità di cui spesso difettiamo, pervasi dai sentimenti più viscerali ed emotivi (che pure hanno un loro valore, se non portati all’estremo), legati sentimentalmente ad un calcio che non esiste più (la maglia, la bandiera…) ed a valori umani che sempre più raramente resistono in un mondo, fuori dal calcio, che va nella direzione che tutti i giorni e ovunque abbiamo drammaticamente sotto gli occhi.

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