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Sarri alza il ritmo del Napoli. Calci piazzati, omaggio a Fellini. Callejon è Larry Bird

Tanto pallone, nella partitella in gol Negro, Ghoulam (eurogol) e Insigne junior. Domani si gioca contro l’Anaune.

Sarri alza il ritmo del Napoli. Calci piazzati, omaggio a Fellini. Callejon è Larry Bird
Callejon a Dimaro (dal sito ufficiale del Napoli)

Domani alle ore 18 si gioca la prima amichevole, Napoli-Anaune, e sul campo di Dimaro e Sarri tiene sotto torchio i calciatori del Napoli per novanta minuti esatti. Più agonismo, più pallone, tanto tanto pressing e un capitolo dedicato ai calci piazzati: punizioni dalla tre quarti e calci d’angolo. Con un’attenzione scrupolosa di Sarri per la posizione dei calciatori. Ogni punizione, sul finire della seduta, è preceduta da una meticolosa spiegazione di Sarri. Ce n’è per tutti i gusti: la punizione bassa per l’uomo che viene al centro e tira (Callejon non sbaglia mai, è il Larry Bird del Napoli, mentre incredibilmente Gabbiadini calcia alle stelle anzi al cielo); quella morbida al volo dalla tre quarti per qualcuno che si inserisce e tira al volo, come Mertens in Europa League; lunga sul secondo palo.

È la fine della seduta, rende l’idea dell’attenzione che dedica Sarri agli schemi da calcio piazzato. Meriterebbe di guidare un corso di  laurea.

Si comincia poco dopo le 17.30 con passaggi con le mani, come si faceva (o forse si fa ancora) col pallone medico. Hysaj lavora a parte. Differenziato per Tonelli, Albiol. De Guzman in palestra. Reina. fermo per stiramento. 

Si torna col pallone tra i piedi, i calciatori divisi in tre gruppi: bianchi, gialli, blu, tre gruppi da sette. Si gioca in un quarto di campo, dall’area di rigore al centro campo. Palla che viaggia velocemente da una parte all’altra, due gruppi contro uno. Ovviamente massimo due tocchi.

Alle 17.54 comincia un nuovo esercizio che potremmo definire, con omaggio a Federico Fellini, Otto e mezzo. Esercizio salutato dal decollo del drone, appuntamento fisso degli allenamenti del Napoli. Transizione veloce, palla che parte da una porta e arriva a quella avversaria con otto tocchi, talvolta nove (ecco il nostro titolo). Due centrali avanzano (le coppie sono Albiol e Chiriches, Koulibaly e Lasicki), tocco al play che si abbassa (Jorginho e Valdifiori) che la restituisce a uno dei centrali, appoggio alla mezz’ala (Grassi, David Lopez o anche Allan, Dezi) e poi o appoggio sulla fascia o si va in porta per vie centrali con appoggio alla punta di riferimento (Dumitru o Gabbiadini). A sinistra a crossare ci sono Ghoulam o Luperto che ora si riconosce da Albiol perché lo spagnolo si è tagliato la barba. Callejon non sbaglia mai, buona anche la percentuale realizzativa di Roberto Insigne e Gabbiadini.

Da sottolineare un bel cross di Ghoulam con Tutino che di testa colpisce la base del palo.

Alle 18.09, Sarri li ferma. E tutti i calciatori si caricano la porta e la portano in mezzo al campo. Lavoro fisico apprezzato dal pubblico che applaude. Si gioca in una metà campo, quella di sinistra. Al via la partitella, intensa molto intensa. Non si ha il tempo di alzare la testa che un avversario ti è sempre addosso.

Per i blu: Sepe; Maggio, Chiriches, Albiol, Luperto; Lopez, Jorginho, Dezi; Callejon, Negro, El Kaddouri. Gialli con Rafael; Celiento, Lasicki, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Valdifiori, Grassi; Insigne, Gabbiadini, Tutino

Si gioca a due tocchi, in un fazzoletto. Si mette in evidenza il giovane Negro che ricorda un centroboa della pallanuoto e viene premiato con il gol su cross basso di Callejon. A pareggiare ci pensa subito Ghoulam con un bel tiro da lontano sotto l’incrocio dei pali: un’uncinata. E qualcuno sugli spalti si rammarica perché non accade mai in campionato. Bene Ghoulam, anche Dezi che gioca interno e poi a sinistra. Callejon è sempre Callejon. Anche El Kaddouri è in palla.

Sarri introduce nella partitella calci da fermo, punizioni e calci d’angolo. Da sottolineare che non li calcia mai Jorginho. C’è anche un gol di Roberto Insigne, diciamo alla Butragueno, ma è in fuorigioco.

Trentacinque minuti di partitella, poi il finale accademico sulle punizioni. Per oggi è finita.

 

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