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Gli stadi in Italia, situazione critica: solo uno è stato costruito dopo il 2000, pochi quelli di proprietà

Gli stadi in Italia, situazione critica: solo uno è stato costruito dopo il 2000, pochi quelli di proprietà

L’Italia del calcio insegue, soprattutto se e quando si parla di impiantistica. Lo sottolinea anche un’analisi di KPGM dal titolo “The ‘big five’ stadia landscape”, che si basa su quattro parametri per stabilire l’evoluzione di un campionato in rapporto ai suoi campi da gioco: l’età degli stadi, i soggetti proprietari, la capienza e i naming righrs, vale a dire i diritti di sponsorizzazione legato alla denominazione.

Un disastro su tutta la linea per la Serie A, a cominciare dall’età delle strutture. Solo una è stata interamente costruita dopo il 2000, lo Juventus Stadium. Il nuovo Friuli, invece, è sorto sulle ceneri di quello vecchio e va quindi considerato come un impianto ricostruito. Da questo punto di vista comanda la Germania, che ha avuto una grande spinta dall’organizzazione del Mondiale 2006: ben 11 gli impianti che hanno un’età inferiore ai 16 anni. Per la Premier League 7 nuovi stadi (ma presto arriveranno anche quelli di Tottenham e West Ham), bene anche la Francia con 5 (ma qui c’entra Euro 2016) mentre sono solo 3 gli stadi della Liga ad aver visto la luce dopo il 2000.

Serie A e Liga sono in ritardo anche per quanto riguarda la proprietà degli stadi: 13 impianti spagnoli e 17 italiani infatti appartengono infatti alle amministrazioni locali, anche se questo record appartiene alla Francia (19 su 20). L’esatto contrario avviene invece in Germania e Inghilterra, con un totale rispettivo di 10 (su 18) e 16 (su 20) impianti di proprietà dei club.

L’ultimo parametro è quello dei diritti di denominazione: solo due impianti della nostra Serie A hanno cambiato il loro nome per un accordo commerciali, alla pari con la Francia. In Germania sono14, in Inghilterra 7. Fanalino di coda la Spagna con nessun impianto.

Ultimo aspetto, quello della capienza: gli stadi italiani (media di 40mila posti) sono i secondi più grandi d’Europa dietro quelli tedeschi. A seguire Liga, Premier e Ligue 1.

 

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