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Il ritorno di Soriano riporta la memoria a Bastos a Gonalons: i “fenomeni” che ci dissero no

Il ritorno di Soriano riporta la memoria a Bastos a Gonalons: i “fenomeni” che ci dissero no

Quando si parla di calciomercato a Napoli, c’è una legge non scritta: tutti i giocatori che il Napoli tratta (sempre secondo i giornali) e poi non vengono effettivamente acquistati sono un mix tra Ronaldo, George Best e Beckenbauer. Sono fortissimi, incredibili, per loro sarebbe valsa la pena di spendere sempre fior di milioni. Di “cacciare i soldi” e staccarsi dal proprio autopapponismo, dalla tirchieria di fondo che in qualche modo caratterizza questa gestione.

Stamattina, leggendo del nuovo interesse per Soriano, ci siamo chiesti: ma che fine fanno, poi, i colpi che i tifosi del Napoli hanno rimpianto? Cioè, basta guardare questo ragazzo qui, questo Soriano: dal Napoli (era fatta sul serio, forse) e dalla nazionale fino all’anonimato di una stagione così così a Genova, lontano dalle luci della ribalta e preso in considerazione da Conte solo fino alla pre-pre-lista di un Europeo a cui sta partecipando Sturaro. Allora Soriano non è un campione. Forse avrebbe fatto comodo al Napoli, forse era ed è effettivamente meglio di David Lopez. Di certo non parliamo di quel fenomeno assoluto per cui ci siamo rammaricati per 40 giorni e 40 notti che neanche la storica indiscrezione Beto-Ronaldinho (pure quella, una leggenda tutta da verificare).

Soriano ok. E gli altri? Togliamoci subito il dente: Mascherano e Fellaini, obiettivi dichiarati dell’estate 2014, sono rimasti al Barcellona e al Manchester United. Entrambi sono due grandi calciatori e se il Napoli davvero poteva prenderli e non l’ha fatto per tirchieria, armiamo un plotone e andiamo d’esecuzione. Senza sarcasmo, siamo seri. Però ci risulta difficile pensare che un calciatore che gioca con Messi e Neymar, oppure ad Old Trafford, sia stato sedotto e abbandonato dal Napoli. Ci crediamo poco, siamo scettici.

Gli altri, quelli sì, sono la trasposizione nella realtà della legge del contrappasso. Basti pensare a Federico Barba, “quello che doveva venire e poi abbiamo preso Regini”. Bene: Barba ha accettato lo Stoccarda, ha giocato ben 3 partite totali e ora è vicino all’approdo in Grecia, al Panathinaikos. Come dire: bene ma non benissimo.

Poi, ancora: Gonalons e Kramer. Due calciatori di altissimo livello, non fuoriclasse à la Mascherano ma comunque gente che sarebbe servita. E che dopo essere stata accostata al Napoli, per un tempo che ricordiamo infinito, ora è finita nel dimenticatoio del grande calcio: il francese gioca ancora nel Lione, e ha messo insieme una presenza in Nazionale negli ultimi 4 anni; il tedesco, invece, ha giocato 28 partite quest’anno nel Bayer Leverkusen e ha perso il posto nella nazionale di Loew. È stato campione del mondo in Brasile, oggi guarda gli Europei dal divano di casa sua dopo un anno di prestito al Borussia Moechengladbach, la perfetta alternativa al sì per il Napoli nella stagione 2014/2015. Bravi, continuate così.

Andassimo ancora più indietro, ma nemmeno tanto, troveremmo il mitico Michel Bastos, suggestione invernale del 2014 poi finita alla Roma. Il Napoli prese Ghoulam al suo posto, i tifosi azzurri quasi imbracciarono i fucili per lavare col sangue l’onta della vergogna. Bastos, dopo una quindicina di presenze in giallorosso, è tornato in Brasile e gioca (?) nel Sao Paulo. Su Wikipedia, l’ultima presenza recensita risale al 2014. E parliamo della versione inglese, storicamente la più aggiornata.

Altri nomi che vengono alla mente, giusto per rimanere agli ultimi due anni, sono quelli di Astori (fuori dall’Europeo dopo un’annata comunque positiva alla Fiorentina), Gigi Sepe (un delitto darlo alla Fiorentina, vero?) e Diego Perotti. Su di lui, i tifosi hanno pienamente ragione. Un grande, grandissimo calciatore. Che forse è stato davvero vicino al Napoli, ma che dopo è finito alla Roma. E questo è stato un peccato, veramente grosso. L’unico, a parte Mascherano e Fellaini. Obiettivamente, è un bilancio positivo. O no?

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